tag:blogger.com,1999:blog-37427907103853540722024-03-21T17:27:10.520+01:00IL PIATTO ONLINEGiornalismo enogastronomicoItalian Food Writinghttp://www.blogger.com/profile/14661128569987949743noreply@blogger.comBlogger176125tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-29090826394298250222022-02-22T18:42:00.003+01:002022-02-22T18:42:41.153+01:00Carciofi: proprietà benefiche e come consumarliUno dei prodotti autunnali e invernali più diffusi sulle tavole italiane è il carciofo. Coltivato in diverse varietà e in quasi tutte le regioni, secondo recenti ricerche scientifiche, mangiare carciofi fa stare bene e aiuta a prevenire di diverse malattie. Il carciofo è tonico, sedativo della tosse, aiuta a purificare il sangue, dissolve i calcoli e disintossica.<br /><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjmY7ihIIGNg496qn34w5t8-zyItUTmMNReitjrH3wn6crRrO0eFg6hC56akA2QF54-TY9sMKvkn-w1eYfkeAkyX9HiqAwlzEbIi8gcJ6PJxZm_k3rDP9fOHbbTkSkCggqVc0KWj0num_sSH2Doj-iK_xAalHw2gs8aDYnzMddGtSE2wrWTq0eMFI7L8A" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1280" data-original-width="1920" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjmY7ihIIGNg496qn34w5t8-zyItUTmMNReitjrH3wn6crRrO0eFg6hC56akA2QF54-TY9sMKvkn-w1eYfkeAkyX9HiqAwlzEbIi8gcJ6PJxZm_k3rDP9fOHbbTkSkCggqVc0KWj0num_sSH2Doj-iK_xAalHw2gs8aDYnzMddGtSE2wrWTq0eMFI7L8A=w640-h426" width="640" /></a></div><br /><br /><br />Favorisce la diuresi renale grazie a un’azione benefica sulla secrezione biliare e contiene inulina, sostanza che promuove la crescita dei bifidobatteri della microflora intestinale (che regolarizzano le funzioni intestinali) e allo stesso tempo inibisce la presenza di batteri dannosi. <br /><br />Inoltre ha effetti antiossidanti e potenzialmente antitumorali. Le sostanze utili all’organismo che il carciofo contiene sono ferro, sodio, potassio, calcio, fosforo, vitamine A, B1, B2, C, PP, acido malico, acido citrico, tannini e zuccheri tollerati anche dai diabetici. L’effetto antiossidante sarebbe merito delle molecole bioattive naturali del gruppo dei polifenoli (come la cinarina). <br /><br />Il carciofo è buono, poco calorico e molto versatile in cucina, infatti vengono utilizzati sia il fusto dritto (da cui spuntano delle foglie verde intenso), sia la parte apicale, detta capolino, formata da un cuore tenero e carnoso e ricoperta da molte foglie modificate (dette brattee), che svolgono fondamentalmente una funzione protettiva ed hanno un aspetto verde-violetto, a seconda della varietà coltivata. <br /><br />Le foglie sono ricche di calcio, potassio e ferro e vengono utilizzate per preparare decotti e tisane, mentre le brattee sono molto ricche di fibre e di potassio. <br /><br />Il cuore del capolino è composto in percentuale maggiore da acqua, zuccheri e proteine, oltre che di minerali come potassio, sodio e calcio, aminoacidi, vitamina C beta carotene ed acido folico. <br /><br />Coi carciofi è possibile realizzare numerose ricette, come ad esempio quelle proposte dal <a href="https://www.ristoranteandrea.info/" target="_blank">Ristorante Andrea di Poirino, vicino Torino</a>, che da gennaio e fino a metà del mese di marzo propone ricette della tradizione piemontese a base di carciofi all’interno di una proposta di menù a tema. I carciofi infatti si prestano a tante preparazioni diverse: ripieni, al forno, in umido, nelle insalate, nelle creme, nelle salse o nei sughi, gratinati, fritti, bolliti, all’interno di un risotto, come contorno abbinati a un buon secondo di carne rossa o pollo.Alberto Treleanihttp://www.blogger.com/profile/02885950340500279876noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-73430505310857111462021-11-12T10:05:00.000+01:002021-11-12T10:05:07.833+01:00Consumi in aumento nella filiera della birra<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjiOQFkDhDxJ39AX1V_IF76jvwwb2hixDjCeNhUO9Uet1rcv-Fjyxe0VTg2oc7ChO7f2Ac2mbb86oW9tgFesAorWNwN0iryo8omQA2u9caqj_nBtsfwHrkJ6IX0OygKpLEB6pr2vRwv7iP4lqGthKLYuMfh4ZD9IFBlVslF3ymKhW8DmLu_H-N1TvV6PA=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="463" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjiOQFkDhDxJ39AX1V_IF76jvwwb2hixDjCeNhUO9Uet1rcv-Fjyxe0VTg2oc7ChO7f2Ac2mbb86oW9tgFesAorWNwN0iryo8omQA2u9caqj_nBtsfwHrkJ6IX0OygKpLEB6pr2vRwv7iP4lqGthKLYuMfh4ZD9IFBlVslF3ymKhW8DmLu_H-N1TvV6PA=w587-h463" width="587" /></span></a></div><h2>Trend positivo per il Birrificio Gritz e le sue birre senza glutine. Le tendenze nei consumi di birra del 2021, attestano un aumento record e lasciano ben sperare in una ripresa ulteriore, rispetto al fermo dello scorso anno, che ha severamente colpito il settore causa covid.</h2><span style="font-size: medium;">Il mondo Horeca raccoglie i risultati dopo un anno complessivamente difficile, con un trend positivo in termini di consumi. I dati positivi attestano, una particolare impennata nei consumi di birra, con un aumento record secondo l’analisi Coldiretti su dati Ismea relativi al primo semestre del 2021, rispetto allo scorso anno del 18,4% per quanto riguarda gli acquisti domestici in Italia.</span><p><span style="font-size: medium;"><strong>La filiera della birra artigianale</strong>, in tal senso è un vero e proprio traino per l’economia, offrendo lavoro a oltre 140 mila persone. Dopo le chiusure alternate, ristoranti, pizzerie, pub e agriturismi hanno ripreso infatti le attività con un interessante recupero rispetto all’anno scorso.<br />La <a href="https://www.fermentobirra.com/la-birra-italiana/la-birra-artigianale-italiana/">birra artigianale</a>, secondo Coldiretti, conta circa 550.000.000 di litri prodotti ogni anno e segue un consumo che si è negli anni sviluppato e raffinato, grazie alle innovazioni introdotte e prodotte nella <strong>filiera della birra</strong>. In questo senso, anche la piccola-media impresa ha raccolto i benefici del graduale ma deciso ritorno alle abitudini di consumo, in casa e fuoricasa con una proposta che predilige realtà giovani e innovative.</span></p><h2>Storia del Birrificio</h2><h4><span style="font-size: medium;">È il caso del Birrificio Gritz, l’unico birrificio in Italia nonché uno dei pochi al mondo specializzato in produzione totalmente senza glutine da processo gluten free. Una sfida quella di Claudio Gritti, fondatore di Gritz iniziata nel 2015 nella terra dei grandi vini e spumanti: a Erbusco nasce e si sviluppa il sogno di un birraio e della sua fermentata famiglia di birre gluten free. L’ultimo anno e mezzo ha rappresentato per Gritz, una sfida ma anche un’opportunità. Le vendite con i privati sono triplicate e quest’ottica vincente, è stata la scelta di fornire un servizio aggiuntivo di vendita che attraverso l’e-commerce ha posizionato Gritz nel mercato B2C.</span> </h4><h2>Le Birre Gritz</h2><h3><span style="font-size: medium;">Il marchio Gritz è caratterizzato da birre completamente senza glutine dai sapori decisi e riconoscibili e uniscono salute, piacere e libertà.</span></h3><ul><li><span style="font-size: medium;"><strong>La Graziella</strong>: una Bohemian Pilsner (5,3%) a bassa fermentazione, dal gusto maltato con una morbida amaricatura, dal colore oro pallido e la schiuma densa e duratura. Presenta profumi floreali dati dai luppoli cechi, tipici di questo stile. Si abbina a piatti leggeri, come pesce, carni bianche o insalate e Si adatta perfettamente al clima primaverile stimolando il gusto.</span></li><li><span style="font-size: medium;"><strong>La Camilla</strong>: è una birra decisa e seducente (6% vol.), dall’aroma floreale che prima inebria il naso e poi avvolge la bocca, con un sapore di luppolato delicato e piacevole al suo passaggio. È una Indian Pale Ale dal colore ambrato e schiuma persistente e si abbina a piatti di verdure, carne alla griglia e piatti speziati.</span></li><li><span style="font-size: medium;"><strong>La Barbara</strong>: è una Weiss ad alta fermentazione (5,5% vol.), dal sapore delicato che ricorda la banana. E’ di color giallo paglierino, torbida alla vista e dalla schiuma voluminosa, tipica di questo stile. Si abbina perfettamente a piatti salati, ad esempio specialità di mare o insaccati. Presenta una particolare e piacevole acidità, resa ancora più speciale al palato grazie ai sentori fruttati e alle note di chiodi di garofano.</span></li><li><span style="font-size: medium;"><strong>La Danda</strong>: birra artigianale ad alta fermentazione di tipo belgian strong ale, al naso si presenta fruttata, con leggere note alcoliche. Il sapore è liquoroso, con un morbido carattere maltato, dal colore ambrato, con schiuma fine e compatta. Si adatta particolarmente agli abbinamenti di carne, meglio se speziati.</span></li><li><span style="font-size: medium;"><strong>La Cri</strong>: (Alc. 4,7% vol), una birra ad alta fermentazione di tipo dry stout. I malti tostati spiccano al naso, dando profumi di caffè e un leggero sentore di cioccolato. Il sapore, accompagnato da un amaro ben bilanciato, è deciso e piacevole al palato. La birra presenta un colore tendente al marrone scuro, con una schiuma cremosa e persistente. È l’ideale per pranzi e cene dalle atmosfere primaverili, perfetta da accompagnare con carne stufata o grigliata, ostriche, formaggi saporiti e dessert cremosi. Servita a una temperatura di 7-9°, è preparata con acqua, malto d’orzo, fiocchi d’orzo, frumento, luppolo e lievito.</span></li></ul><h2>Descrizione</h2><p><span style="font-size: medium;"><strong>Birrificio Gritz</strong>: Nato nel 2015 dalla passione di <strong>Claudio Gritti</strong>. Il Birrificio Gritz è l’unico in Italia e uno dei pochissimi artigianali al mondo, specializzato nella produzione totalmente gluten free. Ha sede a Erbusco (BS), nel cuore della Franciacorta. Le sue referenze sono: la Belga della Danda, la Pils della Graziella, la Weiss della Barbara, la IPA della Camilla, la Stout della Cri e la speciale Birra di Natale, tutte certificate senza glutine.</span></p><p style="text-align: right;"><span style="font-size: medium;">Si Ringrazia: Mariella Belloni<br />Vicecaporedattore - Marketing Journal</span></p>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-64357472546931108762021-11-12T10:04:00.002+01:002021-11-12T10:07:47.711+01:00Birra: la bevanda più consumata nel lockdown<p></p><h2 style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEguXkExOzWtizgM1zKsygMxwc4nwqmw91j0fOVUVJRnOJn4wb2afQRo1XrfcgJIiPOwdMTwUVuXkNXWsEP7AaT6wcLai5n2z0HNsJM3_4n9FLIyC2eqGaRTL58Ft9fd5Zt46Sb2cA_-BxwRKSVZdbaSgHiONjLdziK0mNoxyae5e2dNdRgVvz2ZsRByCQ=s1920" style="font-size: xx-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1260" data-original-width="1920" height="421" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEguXkExOzWtizgM1zKsygMxwc4nwqmw91j0fOVUVJRnOJn4wb2afQRo1XrfcgJIiPOwdMTwUVuXkNXWsEP7AaT6wcLai5n2z0HNsJM3_4n9FLIyC2eqGaRTL58Ft9fd5Zt46Sb2cA_-BxwRKSVZdbaSgHiONjLdziK0mNoxyae5e2dNdRgVvz2ZsRByCQ=w640-h421" width="640" /></a></h2> <span style="font-size: xx-large;">per un italiano su due è il vero simbolo dello stare in compagnia</span><p></p><p><span style="font-size: medium;">Una ricerca fatta dall'<strong>Istituto Piepoli</strong>, per l'<strong>Osservatorio Birra</strong>, rivela come gli italiani stiano riconquistando la socialità. <strong>il lockdown</strong> non ha fermato la Primavera della birra, ma la indirizza verso le birre speciali e legate al territorio, Nuovi formati, corsi di formazione e campagne per il consumo responsabile e distanziato. La birra vince la <strong>Palma d'oro</strong> di bevanda socializzante per eccellenza per il <strong>48%</strong> degli italiani, battendo un'istituzione come il caffè <strong>(14%)</strong>, ma anche il vino rosso <strong>(10%)</strong>, lo spumante <strong>(8%</strong>) e il vino bianco <strong>(5%)</strong>. </span></p><h4 style="text-align: left;"><span style="font-size: x-large;">Cosa rivela l'indagine svolta?</span></h4><p><span style="font-size: medium;">Nei mesi scorsi di reclusione campagne di comunicazione come #socialiseresponsibly di <strong>HEINEKEN</strong> hanno fatto vedere cosa significa e come cambia la socialità nell'era Covid. Da questo spunto <strong>Osservatorio Birra</strong>, ha preso ispirazione per capire in che modo gli italiani hanno espresso la loro socialità in questi mesi e che ruolo ha avuto la birra. L'indagine ci dice inoltre che il piacere conviviale e sociale di consumare birra è talmente radicato che "<strong>prendiamo una birra insieme</strong>”, è ormai il nuovo "<strong>ne parliamo davanti a un caffè</strong>”, simbolo dello stile di vita italiano.</span><br /><br /></p><h3 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">A PASTO E IN FAMIGLIA, LA NUOVA DIMENSIONE DOMESTICA DELLA BIRRA (CHE ORA PUNTA AL FUORI CASA)</span></h3><p><span style="font-size: medium;">Nel 2020, l'emergenza Covid-19 nel<strong> lockdown</strong> ha spostato il baricentro della socialità che ruota attorno a una birra tra le mura domestiche: il <strong>65%</strong> degli italiani ha spostato i consumi prevalentemente in casa, mentre il <strong>35%</strong> (solo tra i 24-30 si arriva al 51%), continua a preferire il fuori casa per sorseggiare una birra. In questi mesi di <strong>lockdown</strong> gli italiani hanno bevuto birra soprattutto in famiglia<strong> (64%)</strong>, rispetto al 23% di condivisione con gli amici e a un 13% di consumo (forzato, per i single) in solitudine. </span></p><h3 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">IN LOCKDOWN 1 ITALIANO SU 3 HA PROVATO NUOVE BIRRE. PIACCIONO LE SPECIALI LEGATE AL TERRITORIO</span></h3><p> <span style="font-size: medium;">Le Birre preferite dagli italiani sono sempre le chiare classiche <strong>(79%)</strong>, ma dai giorni del <strong>lockdown</strong> a oggi sono molto cresciute le speciali <strong>(44%</strong>, rispetto al <strong>30%</strong> dei mesi di chiusura in casa). Tra i motivi di questo boom, per il <strong>46%</strong> degli italiani, con punte del <strong>60%</strong> tra i consumatori più giovani, i mesi di isolamento hanno fatto crescere la voglia di "evasione” anche attraverso la degustazione di birre regionali e legate al territorio. </span></p><h4><br /></h4><h3 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">IL COVID NON FERMA LA PRIMAVERA DELLA BIRRA, BEVANDA CHIAVE PER IL RILANCIO DELL'HO.RE.CA.</span></h3><p><span style="font-size: medium;">Il Covid-19 non ha fermato la "Primavera della birra” neanche durante la <strong>la reclusione</strong> , cioè la voglia di sperimentare gusti, stili e tipologie di questa bevanda millenaria. Infatti il settore della birra è vicino agli italiani anche nella "scoperta” della nuova normalità, grazie alla valorizzazione di realtà locali, espressione di territori e comunità, o all'offerta di nuove birre e formati, alcuni lanciati durante o subito dopo il <strong>lockdown</strong>. La reclusione ha favorito la scoperta di nuove occasioni di consumo per la birra, come il pranzo in casa, ma ha anche messo in ginocchio <strong>l'Ho.Re.Ca.</strong>, da sempre polo di riferimento per questa bevanda. Oggi questo nuovo studio aggiunge che attorno a una 'spina' di birra ruotano gioia di vivere e di condivisione. La birra andrebbe sostenuta anche perché è la bevanda sociale che può aiutare a risorgere i luoghi della socializzazione (bar, ristoranti, pizzerie, pub, locali).</span></p><h5><br /><span style="font-size: large;">MARINO NIOLA: "BIRRA BEVANDA SOCIALE, DA SEMPRE SIMBOLO DI AMICIZIA E CONDIVISIONE”</span></h5><p><span style="font-size: medium;">Sull'importanza del valore socializzante della birra si pronuncia anche l'antropologo <strong>Marino Niola:</strong> "la birra è stata 'la' bevanda sociale da sempre. È per questo in fondo che viene considerata sacra. Perché bevendola insieme si celebra il legame sociale. </span></p><p><br /></p><p></p><div style="text-align: right;"><b>Si ringrazia: Mariella Belloni</b></div><div style="text-align: right;"><b>Vicecaporedattore - Marketing Journal</b></div><p></p>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-20654144440139932072021-11-12T10:04:00.001+01:002021-11-12T10:04:47.068+01:00Evento Birra Moretti a Milano nel locale Pane&Trita<p> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhb0oy22djtQhUsmH7QLEkCSOVdI9sDiEzYS2d2jIKdk_WwQvkgevQvDLVb5UYybhyqPRoTTbMmjYqwe9877bj-K27PF23cUw322y7hzRd9GKcrg1hpXaX8tN8jnPw4e0XgEjnXjMYBSuXFbMlYY3lqj1WYAwiwW0Fvzs1ZDz6ahMIN9nZ0hfQEFfN7Vg=s2048" imageanchor="1" style="font-size: xx-large; margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1365" data-original-width="2048" height="431" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhb0oy22djtQhUsmH7QLEkCSOVdI9sDiEzYS2d2jIKdk_WwQvkgevQvDLVb5UYybhyqPRoTTbMmjYqwe9877bj-K27PF23cUw322y7hzRd9GKcrg1hpXaX8tN8jnPw4e0XgEjnXjMYBSuXFbMlYY3lqj1WYAwiwW0Fvzs1ZDz6ahMIN9nZ0hfQEFfN7Vg=w607-h431" width="607" /></a></p><h2><span style="font-size: x-large;">Birra Moretti: da oltre 160 anni sinonimo di convivialità, si conferma icona della buona compagnia 5 milioni di italiani si “sentono a casa” quando sono nel loro locale “del cuore”</span></h2><p><span style="font-size: medium;">Una ricerca<strong> BVA Doxa Birra Moretti</strong> evidenzia come il sentimento moderno di “sentirsi a casa”. Per gli italiani è associato il più delle volte al “fuori casa”, intimamente legato ai propri locali preferiti dove bere una birra insieme alle persone che ci fanno stare bene.<br />Quali sono gli elementi di un locale che ci fanno sentire più a nostro agio? Al primo posto l’ambiente che deve essere accogliente, seguito dalla tipologia di cibo e dal servizio, curato… ma non troppo formale.<br />Se ne è parlato durante un evento organizzato mercoledì 29 settembre, da <strong>Birra Moretti</strong> a Milano nel locale <strong>"Pane & Trita”</strong>, concluso con un brindisi con la nuova <strong>Birra Moretti Filtrata a Freddo.</strong><br />È finita l’estate, nella quale abbiamo riscoperto il piacere di stare insieme e di “sentirci a casa” anche nei nostri locali preferiti. Davanti a questo nuovo scenario, <strong>Birra Moretti</strong>, da oltre 160 anni simbolo di “buona compagnia”. In occasione dell'evento, accende i riflettori con una ricerca BVA Doxa, sui locali del cuore”. Quelli dove condividere una buona birra con le persone che ci fanno stare bene.</span></p><h3><span style="font-size: large;"> SENTIRSI A CASA “FUORI CASA”: PER 5 MILIONI DI ITALIANI È QUANDO SI TROVANO NEL LOCALE PREFERITO</span></h3><p><span style="font-size: medium;">Le attività fuori casa sono quelle che sono mancate di più agli italiani nell’ultimo anno e mezzo. È quanto emerge dalla ricerca Doxa ,<strong>Birra Moretti</strong> che ha evidenziato come per 6 italiani su 10 la sensazione di benessere, collegata al “sentirsi a casa" non è legata alla propria abitazione o a un luogo specifico. Principalmente ciò e legato a situazioni e momenti di convivialità proprie del “fuori casa”.<br />In particolare, oltre 5 milioni di italiani (12%) si sentono a casa, a proprio agio e stanno bene con sé stessi quando si trovano nel proprio “locale del cuore”.</span> </p><p> </p><h3><span style="font-size: large;">GODERE DELLA BUONA COMPAGNIA: COME DOVREBBE ESSERE PER GLI ITALIANI IL “LOCALE DEL CUORE”</span></h3><p><span style="font-size: medium;">Attraverso questa indagine, <strong>Birra Moretti</strong>, ha acceso i riflettori anche su quali sono gli elementi imprescindibili che deve possedere un locale secondo i nostri connazionali. Al primo posto, per un italiano su 2 <strong>(52%)</strong> c’è l’ambiente che deve essere curato, accogliente, deve trasmettere calore e attenzione per i dettagli. A seguire, in questa speciale classifica, troviamo in ordine: il tipo di cibo<strong> (43%)</strong>, il servizio curato ma senza troppa formalità<strong> (40%)</strong> e l’acustica per poter conversare senza dover urlare (39%). Per 3 italiani su 10 <strong>(27%)</strong> a fare la differenza nel proprio locale del cuore è il tipo di musica di sottofondo, seguita dall’arredamento <strong>(24%)</strong> e dalle luci soffuse <strong>(21%)</strong>.</span></p><h4><span style="font-size: large;">BIRRA BEVANDA DELLA BUONA COMPAGNIA</span></h4><p><span style="font-size: medium;"><strong>L’indagine Doxa</strong> mette anche in luce che per gli italiani è la birra<strong> (42%)</strong> la bevanda della buona compagnia, anche più del vino<strong> (37%)</strong>. Tra i posti preferiti dove condividerla con le persone che si amano un italiano su 2 indica la pizzeria, a ribadire un binomio intramontabile. A seguire troviamo la birreria <strong>(29%)</strong>, casa propria o di amici (29%), il locale frequentato con gli amici (26%), il ristorante <strong>(23%)</strong> o un bar qualsiasi <strong>(19%)</strong>.</span></p><h4><br /><span style="font-size: large;">BIRRA MORETTI: “IN BUONA COMPAGNIA, COSÌ COME SIAMO”</span></h4><p><span style="font-size: medium;">Lo studio accende i riflettori sul tema della convivialità. Da sempre uno dei valori di <strong>Birra Moretti</strong> che, nel 2021 si evolve nel nuovo posizionamento “In buona compagnia, così come siamo”. Pensato per celebrare i momenti di condivisione tra le persone e allo stesso tempo l’importanza di essere sé stessi, valori che rappresentano l’essenza dello “stare bene” per gli italiani. </span></p><p><span style="font-size: medium;"> </span></p><h4><span style="font-size: large;">GRANDE SUCCESSO PER LA NUOVA BIRRA MORETTI FILTRATA A FREDDO: NOVITA’ DEL 2021</span></h4><p><span style="font-size: medium;">Ad accompagnare la ritrovata socialità degli italiani nei bar e nei ristoranti c’è anche la nuova <strong>Birra Moretti Filtrata a Freddo</strong>, novità del 2021 che sta riscuotendo grande successo da parte degli italiani.<br />Si tratta di una lager dal moderato tasso alcolico <strong>(4,3%)</strong> che rompe completamente gli schemi con il passato su tutti i fronti, nel prodotto ma anche nel design, nell’etichetta che avvolge la bottiglia a 360°, nel formato. Grazie ad un innovativo processo di filtrazione a freddo, la birra viene portata fino ad una temperatura di -1°C. Il risultato è una birra facile da bere, dal bilanciato grado di amarezza, freschissima.</span><br /><br /></p><h4><span style="font-size: large;">LA FAMIGLIA DI BIRRA MORETTI: DAL 1862 SIMBOLO DI BUONA COMPAGNIA</span></h4><p><br /><span style="font-size: medium;"><strong>Birra Moretti</strong> nasce nel 1859 a Udine nella “Fabbrica di Birra e Ghiaccio” fondata da Luigi Moretti. Apprezzata da subito in tutto il Friuli Venezia Giulia, diventa in pochi decenni una birra nazionale. Esportata in oltre 60 Paesi nel mondo, fra cui gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, il Canada e il Giappone. Birra Moretti è una famiglia di birre, apprezzata e riconosciuta in Italia e all’estero, da esperti del settore provenienti da tutto il mondo, come dimostrano i 148 premi internazionali ricevuti negli ultimi 14 anni. Dalla Birra Moretti Ricetta Originale, anche nella versione analcolica con Birra Moretti Zero alle birre speciali: Birra Moretti Baffo d’Oro, Birra Moretti La Rossa, Birra Moretti La Bianca, Birra Moretti IPA. Dalle regionali composte da Birra Moretti alla Siciliana e Birra Moretti alla Toscana alla selezione riserva che conta Birra Moretti Grand Cru, Birra Moretti Lunga Maturazione e Birra Moretti Grani Antichi. E poi le Radler con la ricetta che valorizza il gusto vintage italiano anni ’50 rappresentata da Birra Moretti Limone e Birra Moretti Zero Limone. Nel 2021, infine, è nata Birra Moretta Filtrata a Freddo, una lager leggera e cristallina dal moderato tasso alcolico e dalla bottiglia rivoluzionaria.<br />148 premi internazionali in 14 anni, per una gamma di birre simbolo di un’italianità fatta di convivialità, di saper vivere e stare bene con se stessi e gli altri. Buona compagnia e convivialità sono da sempre i valori nei quali riconosciamo<strong> Birra Moretti</strong>, marchio che ha saputo evolversi e innovarsi. Il 2021 è un anno importante per <strong>Birra Moretti</strong>, che rinnova il suo posizionamento, presidiando i valori di brio, famigliarità e naturalezza. Del resto, non c’è nulla che renda speciale lo stare insieme come essere esattamente come si è. </span></p><p><span style="font-size: medium;"><strong>Sito web</strong>:<strong> <a href="https://www.birramoretti.it/">https://www.birramoretti.it/</a></strong></span></p><h3><span style="font-size: large;">Evento e storia del locale</span></h3><p><span style="font-size: medium;">La semplicità incontra il gusto da <strong>Pane & Trita</strong>, la prima hamburgeria-ristorante gourmet che mette d'accordo tutti. Dalla sua nascita, a Seregno, in Brianza, <strong>Pane&Trita, </strong>vuole offrire ai suoi clienti un’esperienza familiare e accogliente, in cui vivere il gusto del “mangiare bene”. L’atmosfera, in classico stile retrò, rievoca gli anni Sessanta italiani, un mix tra passato e presente, dove ogni cosa ricorda lo stile di quei tempi come le insegne, i led, le divise del personale e la musica di sottofondo, uniti da un filo conduttore che è la genuinità dei prodotti, come da tradizione." Il suo vasto menù è innovativo e studiato in ogni minimo dettaglio, in modo da offrire una proposta a metà fra il ristorante e la steakhouse, con un mood assolutamente casual e “fast”.<br />Qui, oltre ad hamburger al limite del <strong>foodporn</strong>, potrete gustarvi la carne cruda di primissima qualità, proveniente da allevamenti selezionati. A partire dal Sushi del Macellaio, dagli uramaki di Black Angus fino al Cono del Macellaio, un tris di tartare di manzo, in gusti diversi, servito su parigina di gelato. Tutto in buona compagnia della <strong>Birra Moretti</strong> che si rivela un’ottima alleata. <strong>Pane & Trita</strong>, una bellissima realtà fatta di tanta passione e voglia di mettersi in gioco. Si fa apprezzare per lo stile, la qualità e la voglia dei quattro talentuosi proprietari, tutti giovani e dinamici, di esportare il loro modo di proporre la carne anche qui a <strong>Milano</strong>. Posto perfetto se volete assaporare qualcosa di nuovo che vi sorprenderà.</span></p><br /><div style="text-align: right;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div style="text-align: right;"><span style="font-size: medium;">Si ringrazia: Mariella Belloni</span></div><div style="text-align: right;"><span style="font-size: medium;">Vicecaporedattore - Marketing Journal</span></div><div style="text-align: right;"><br /></div>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-22926865998978255412021-11-05T11:16:00.001+01:002021-11-05T11:20:21.571+01:00Olio Umbro: tracciabilità isotopica al Tuttofood Milano<p> </p><span style="font-size: large;">Presentato il progetto di tracciabilità isotopico a Tuttofood Milano. L'evento si svolgerà con la partecipazione di UNAPOL, ASSOPROL Umbria e la Fondazione Edmund March.<br /></span><div><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span><div><span><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjw7Mi8GeUAIJ0et6suxymZQb0j7fsnH5caFPIrKSq-HoV9YwCB7GrLjAgr_4Hnui8ecDHeQCFOTDGAK1UXqq5uyOcu5SCQklhaA7Kwp72kF93vbAfB8ubM6Z0mbJUKKcOaRDHxkDyas-_jsHy0mKf7UANDhCYset0XfL0shT8KvTrNlv6FhAjbdBU0cQ=s2048" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: x-large;"><img border="0" data-original-height="1366" data-original-width="2048" height="349" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjw7Mi8GeUAIJ0et6suxymZQb0j7fsnH5caFPIrKSq-HoV9YwCB7GrLjAgr_4Hnui8ecDHeQCFOTDGAK1UXqq5uyOcu5SCQklhaA7Kwp72kF93vbAfB8ubM6Z0mbJUKKcOaRDHxkDyas-_jsHy0mKf7UANDhCYset0XfL0shT8KvTrNlv6FhAjbdBU0cQ=w424-h349" width="424" /></span></a></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il 28 ottobre, si è tenuta durante la manifestazi0ne <strong>Tuttofood Milano</strong> la conferenza stampa organizzata da Confagricoltura Umbria. L'evento è dedicato al progetto di <strong>tracciabilità isotopica</strong> dell’<strong>olio umbro</strong>. Un’occasione unica per mostrare al pubblico i recenti e incoraggianti risultati ottenuti nella tracciabilità del prodotto. La tracciabilità isotopica, spiega la dott.ssa Luana Bontempo, (<strong>Fondazione Edmund March</strong>) è uno strumento analitico per la verifica della provenienza dei prodotti della <a href="https://www.fattoriegirau.com/magazine/filosofia-alimentare/tradizione-casearia/filiera-agroalimentare/">filiera agroalimentare</a>. L’olio Umbro, nello specifico, eredita l’impronta isotopica dalla pianta d’ulivo, influenzata dalle caratteristiche del luogo in cui è cresciuta. Analizzando le caratteristiche dell'olio Umbro, è possibile determinare ciò, riuscendo a recuperare una serie di informazioni sulla storia del prodotto stesso e generando di conseguenza una sorta di impronta digitale, o carta d’identità. Ovvero un modo univoco e certificato, anche legalmente, di identificare il prodotto e creare un valore aggiunto per il produttore. Lo ha sottolineato nell'intervento Fabio Rossi, il presidente di Confagricoltura Umbria.</span></p><h3><span style="font-size: medium;">L’attività svolta fino ad ora ha riguardato un’indagine sviluppata su più livelli</span></h3><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il primo concorso regionale, viene svolto attraverso il reperimento annuale di 100 campioni di olio umbro, proveniente dalle 5 sottozone dell'olio DOP dell'Umbria. Con il supporto di UNAPOL, è stato possibile dare seguito all’attività di campionamento in altre 7 regioni italiane a vocazione olivicola.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Per acquisire informazioni di riferimento la Fondazione Edmund Mach si è occupata di analizzare i campioni di olio Umbro. Ha inoltre realizzato i vari profili di caratterizzazione isotopica. Le particolari caratteristiche geografiche, la variabilità genetica ed il microclima di ogni campione di olio Umbro analizzato, conferiscono un'impronta isotopica all'<a href="https://www.benesseremag.it/olio-extravergine-doliva-un-valido-alleato-nella-tutela-della-salute/"><strong>olio extra vergine di oliva</strong></a>. Proprio tale impronta, confermata in più annualità, potrà essere usata in maniera oggettiva.</span></p><h3><strong><span style="font-size: medium;">Il commento del Presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi</span></strong></h3><p><span style="font-size: medium;">"La provenienza da uno specifico territorio, che può essere l’Umbria come qualsiasi altra regione d’Italia necessita anche di una qualità elevatissima"</span></p><p><span style="font-size: medium;">Lo ha affermato nella conclusione del suo intervento il Presidente di Confagricoltura Umbria Fabio Rossi.</span></p><p><span style="font-size: medium;">"Quindi bisogna lavorare sia sulla certezza della tracciabilità che sull’innovazione tecnologica, per ciò che riguarda le fasi di tipo agronomico, in modo tale da valorizzare e non penalizzare la qualità dell’olio".</span></p><p><span style="font-size: medium;"> </span></p></span><div><b><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></b></div></div></div>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-66207436385019377512021-11-05T11:04:00.005+01:002021-11-05T11:04:43.189+01:00Food & Beverage: sui social si parla sempre pù di food e vino, il 54% degli italiani segue i food influencer per i consigli culinari.<span style="font-family: helvetica; font-size: medium;"><b>La maggior parte dei food influencer sono donne (60,57%) e con l'audience prettamente giovane (tra i 18 e i 34 anni), in aumento anche nel settore del beverage.</b></span><b style="font-family: helvetica; font-size: large;"> I dati emergono da un’analisi di Buzzoole.</b><div><div><br /><b style="font-family: helvetica; font-size: large;"></b><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifiiW6H8xBVyQ_auuyFc2VzQiaogKbDQU0-dtF0q0kMvefm0as00rEdtbUTqtxUwcmOGNwc6Jr8dnRxZOc9en3f67LQTEOnoxSZLN2Dp0z1ENk0ritjPEd6T4v0kqoqRb1gvtSU1HjMGTJ/" style="clear: left; font-family: helvetica; font-size: large; font-weight: 700; margin-bottom: 1em;"><img alt="food influencer" data-original-height="530" data-original-width="900" height="337" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifiiW6H8xBVyQ_auuyFc2VzQiaogKbDQU0-dtF0q0kMvefm0as00rEdtbUTqtxUwcmOGNwc6Jr8dnRxZOc9en3f67LQTEOnoxSZLN2Dp0z1ENk0ritjPEd6T4v0kqoqRb1gvtSU1HjMGTJ/w494-h337/grafico.jpg" title="grafico" width="494" /></a></div></div><div style="text-align: center;"><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><span style="font-family: arial;">In questi ultimi anni il settore del food ha lanciato nuovi trend, a volte anche bizzarri, e nuove celebrities, allargando sempre di più la propria platea di follower. In particolare, c’è stato un incremento del<b> +57,4%</b> dei post a tema food, raggiungendo un totale di <b>1,59 milioni</b> di contenuti nell’ultimo anno. Una crescita considerevole che molto probabilmente è stata determinata dal lockdown che ha spinto gli utenti a dedicare più tempo alla cucina. Il<b> 54%</b> degli italiani, infatti, segue i<b> food influencer </b>perché danno consigli culinari.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br />Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca condotta da Buzzoole, martech company specializzata in tecnologie e servizi per l’Influencer Marketing. </span></div><div><span style="font-family: arial;">In particolare, i food influencer hanno un’audience per il <b>66,70%</b> femminile e principalmente giovane, con un’età compresa tra i <b>18 e i 34 anni (56,53%)</b>. Il canale maggiormente utilizzato per condividere contenuti è Instagram con il <b>75,64%</b>, seguito da Facebook e Twitter; TikTok invece si trova in coda ma sempre più in crescita tanto da aver toccato gli <b>11.800 post</b> solo nell’ultimo anno.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br />In aggiunta, hanno spopolati i video di ricette “step by step” da poter replicare in casa. <br />Gli influencer coinvolti per le campagne di questo settore sono molto eterogenei sia per dimensione che per tipologia, con follower base che vanno dai 10 mila a più di 500 mila follower includendo spesso le Celebrity. All’interno della categoria si trovano, dunque, non soltanto chef o appassionati di ricette ma anche creator che riescono a toccare discipline quali sostenibilità, sport, arte e intrattenimento.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br />La maggior parte dei creator italiani in ambito food sono donne <b>(+60,57%)</b> mentre gli uomini rappresentano circa un quarto del totale<b> (39,43%). L’86% </b>dei food influencer rientra nella categoria micro e medium<b> (dai 10 mila ai 100 mila follower)</b>. Il resto del mercato è composto da social star e celebrità.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br />Il <b>CMO di Buzzoole, Vincenzo Cosenza</b>, commenta: “I food influencer si stanno dimostrando sempre più attenti alle novità dei social media e versatili tanto da riuscire a creare sinergie con settori che spesso esulano dal mondo della cucina, per questo risultano molto interessanti anche per brand non strettamente legati al comparto alimentare. Inoltre, - conclude Cosenza - durante il periodo del lockdown i contenuti che ruotano attorno a cibi, e anche a bevande, hanno ricevuto un’attenzione che ha fatto crescere la visibilità dei creator più professionali”.<br /><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;">Nell’ultimo anno, infatti, anche il settore Beverage ha riscontrato molto interesse: i contenuti generati hanno raggiunto quota <b>311 mila </b>con un incremento del <b>+36%</b> rispetto all’anno precedente. In particolare, il <b>56% </b>dei contenuti hanno come focus il vino, tematica in forte crescita con un incremento del <b>+29,10%</b> nell’ultimo anno.<br />I wine influencer in Italia sono così popolari da rappresentare il<b> 68% </b>del totale dei creator che trattano di beverage. In generale, gli influencer italiani che parlano di drink sono principalmente uomini<b> (56% del totale)</b>, mentre le donne, che pur sono più presenti rispetto agli ultimi anni, rappresentano oltre il <b>40%</b>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br />Hanno un’audience per il<b> 64% </b>femminile e, trattandosi di un settore indirizzato ad un pubblico adulto, con un’età compresa tra i <b>25 e i 44 anni.</b><br />In aggiunta, suddividendo per fasce di follower, i Novice e Micro creator (con <b>10 -30 mila follower</b>) risultano essere più numerosi con il<b> 69,12% </b>del mercato, mentre le Social Star (con più di <b>200 mila follower</b>) rappresentano soltanto il <b>4,78%</b>.</span></div><div><span style="font-family: arial;"><br /></span></div><div><span style="font-family: arial;"><b><br /></b></span></div><b>Mariella Belloni<br />Vicecaporedattore - Marketing Journal</b><br />Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-29265565764970954652021-10-26T11:21:00.007+02:002021-10-26T11:21:53.165+02:00Mastri Birrai Umbri celebra il 10° anniversario<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhZ10kMstNeczOG1h8ererkPZIpWTXyfUcF96-pkSM0QTMqvJhK3Mfh-3vqckpyC5YnUpvvehtlOxjMJMdBQDsLJnw2A7TdjR11OvlJlqyVKPAoZflr_RcSO_7TGxWRZLA8mgQjn5VwHb-LlPgrPkbgPD5voUNJypvydfcjWPb7m56UYfpcq2ZPk13KiQ=s1280" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="1280" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhZ10kMstNeczOG1h8ererkPZIpWTXyfUcF96-pkSM0QTMqvJhK3Mfh-3vqckpyC5YnUpvvehtlOxjMJMdBQDsLJnw2A7TdjR11OvlJlqyVKPAoZflr_RcSO_7TGxWRZLA8mgQjn5VwHb-LlPgrPkbgPD5voUNJypvydfcjWPb7m56UYfpcq2ZPk13KiQ=w562-h293" width="562" /></a></div></div><br />Per celebrare i <b>10 anni di Mastri Birrai Umbri</b>, l’azienda brassicola della famiglia <b>Farchioni</b>, nasce una nuova birra: il suo nome è Utopia, pensata per celebrare il decimo anniversario del birrificio umbro con sede a Gualdo Cattaneo, in provincia di Perugia.<div><br />Utopia vuole ripercorrere i valori e le caratteristiche che hanno fatto dell’azienda un punto di riferimento primario nel mondo delle birre artigianali italiane.</div><div><br />Nel 2001, il birrificio nasce dalla opportunità di trasformare l’orzo di alta qualità prodotto nostri dai campi, l'intenzione era quella di realizzare una birra con prodotti italiani e umbri in particolare.<br />Per farlo, Marco Farchioni si avvale della collaborazione di tre mastri Birrai: Stefano Bartolucci, l’agronomo che coltiva e seleziona accuratamente tutte le materie prime, il maltatore Gianfranco Regnicoli che trasforma con profonda attenzione l’orzo in malto e Michele Sensidoni, il mastro birraio.<br /><br /></div><div>Oggi si può dire che l’utopia delle origini sia sempre più un sogno che si realizza: <b>Utopia</b>, infatti, è una “Local Modern Ipa”, perché riprende le caratteristiche di aromaticità e di bevibilità della Modern Ipa usando ingredienti umbri in gran parte autoprodotti (il luppolo è stato selezionato dai nostri tre mastri in persona presso Luppolo Made in Italy, una interessante realtà umbra in continuo sviluppo).</div><div>Per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche, Utopia è una birra di un giallo intenso e velato, con schiuma bianca, fine e persistente e profumi intensi, eleganti e caratteristici dei migliori luppoli nostrani: erba tagliata, the, clorofilla, ma anche pompelmo e mandarino. In bocca è equilibrata, con il malto di frumento che dona morbidezza e bilancia l’amaro.</div><div><br />Per rendere più intensi e duraturi i sentori, anche nella parte retrolfattiva, il mastro birraio ha fatto ricorso al dry hop, ovvero alla luppolatura “a secco” o “a freddo”: effettuata non col mosto caldo, ma a temperatura molto più bassa, per estrarre i profumi naturali del luppolo e aggiungere un ulteriore livello di complessità avvertibile nelle diverse sfumature erbacea, floreale, speziata, agrumata. </div><div><br /></div><div>Corpo avvolgente, bollicina leggera. L’obiettivo della famiglia è quello di realizzare prodotti che utilizzino solamente i frutti del territorio umbro e la realizzazione di Utopia rappresenta un passo decisivo per il percorso di realizzazione della Agribeer Revolution: un percorso che sta conducendo il birrificio a sollecitare la creazione di un movimento nazionale, sempre più ampio, orientato alla valorizzazione delle eccellenze agricole nella produzione brassicola. <br /><br /></div><div>Per portare il carattere dei territori Umbri nelle birre che producono e sviluppando una forte riconoscibilità delle birre italiane concepite e prodotte con questa filosofia”.<br />Anche per queste ragioni e per valorizzare la birra umbra nel mondo, l’azienda ha lanciato anche l’hashtag #umbrianpride.<br /><br /><div style="text-align: right;">Si ringrazia Mariella Belloni</div><div style="text-align: right;">Vicecaporedattore - Marketing Journal</div></div>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-1029829792792376042021-10-19T10:20:00.001+02:002021-10-19T10:20:04.585+02:00Finalisti Italiani celebrano il talento del S.Pellegrino Young Chef Academy 2021 <div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgomq3BeVm7hyphenhyphenAtvN3ON8D5ua6tolgtSCHVijiEXy8N8obKbCwZOof0z_wkIM1aAyKDOIQmClyahdtsxYecy0pQrzYkeJ6yL8ligp9R_erM7JFAWKGbifarKuY5t8z1dMblT5f0W4PdRwur/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="180" data-original-width="270" height="509" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgomq3BeVm7hyphenhyphenAtvN3ON8D5ua6tolgtSCHVijiEXy8N8obKbCwZOof0z_wkIM1aAyKDOIQmClyahdtsxYecy0pQrzYkeJ6yL8ligp9R_erM7JFAWKGbifarKuY5t8z1dMblT5f0W4PdRwur/w640-h509/image.png" width="640" /></a></div><span style="font-family: helvetica;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;">In attesa della <b>Finale del progetto di scouting e mentorship internazionale ideato da S.Pellegrino </b>- in programma a Milano dal 28 al 30 ottobre - i quattro giovani chef che rappresenteranno l’Italia hanno incontrato la stampa e il pubblico presentando un inedito percorso degustazione.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dopo lo stop di oltre un anno e mezzo, la Finale della competizione internazionale S.Pellegrino Young Chef scalda i motori: a questo proposito i finalisti che rappresenteranno l’Italia e che sfideranno i migliori giovani chef in arrivo da tutto il mondo, hanno mostrato il proprio talento incontrando la stampa e il pubblico nel corso di un evento speciale, organizzato negli spazi di Identità Golose Milano.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Alessandro Bergamo, parte della brigata del Ristorante Cracco a Milano, Davide Marzullo, a lungo nella brigata di Villa Crespi e oggi in procinto di iniziare una nuova avventura professionale, Tommaso Tonioni, chef del pop-up restaurant ARSO a Torre Alfina (Viterbo) e Antonio Romano, executive chef del Castello di Fighine, in provincia di Siena, hanno creato per l’occasione un menu interamente dedicato al frutto dell’ulivo e all’olio extravergine con l’obiettivo di celebrare la biodiversità olivicola italiana che conta più di 500 cultivar, un numero eccezionale che corrisponde a oltre il 40% delle varietà conosciute al mondo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Avere talento in cucina significa, oggi più che mai, essere capaci di custodire e valorizzare la biodiversità dei singoli territori, attraverso la scelta consapevole dei prodotti migliori da portare in tavola, che diventano gli elementi per la creazione di ricette attraverso cui ogni chef può esprimere la propria identità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Con questo obiettivo Antonio Romano ha realizzato l’antipasto - “Olive e animella di vitello”- scegliendo la cultivar Leccino; Davide Marzullo ha proposto il “Risotto, Oliva, mandorla e limone” utilizzando olio calabrese ottenuto da cultivar Nocellara Messinese e Dolce di Rossano; Tommaso Tonioni ha proposto un infuso di foglie di olivo come ingrediente della sua “Salsiccia di capretto affumicata, emulsione di caprino, infuso di foglie di olivo”; Alessandro Bergamo ha infine creato un dessert a base di Olio EVO da cultivar Coratina : “L’Olio EVO, il seme e l’oliva”.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni piatto è stato proposto in abbinamento a S.Pellegrino o Acqua Panna: S.Pellegrino, con il suo inconfondibile perlage e il suo fresco bouquet, ha accompagnato la degustazione del primo e del secondo piatto mentre Acqua Panna, con il suo gusto equilibrato e morbido, è stata abbinata all’antipasto e al dessert.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I quattro giovani talenti italiani rappresenteranno l’Italia alla finale internazionale di S.Pellegrino Young Chef Academy 2021.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b>Alessandro Bergamo </b>è il finalista italiano che si contenderà il titolo di <b>migliore giovane chef al mondo</b>. </div><div style="text-align: justify;"><b>Davide Marzullo</b>, vincitore del S.Pellegrino Social for Responsibility Award</div><div style="text-align: justify;"><b>Tommaso Tonioni,</b> che ha conquistato l’Acqua Panna for Connection in Gastronomy Award</div><div><div style="text-align: justify;"><b>Antonio Romano</b>, che è stato il vincitore del Fine Dining Lovers Food for Thought Award, saranno a loro volta in lizza per guadagnare un posto sul podio nelle rispettive categorie.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La serata è stata l’occasione per ribadire l’impegno di S.Pellegrino nella valorizzazione del talento dei giovani chef protagonisti di iniziative di respiro internazionale come S.Pellegrino Young Chef Academy, che si fondano sui valori più che mai attuali come la relazione fra i giovani chef e i più autorevoli protagonisti della scena gastronomica internazionale e la trasmissione del sapere attraverso progetti di formazione permanente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">S.Pellegrino Young Chef Academy oggi è una community internazionale a cui fanno riferimento oltre 1000 giovani chef in oltre 70 Paesi nel mondo che hanno il privilegio di poter accedere ai contenuti dell’Academy e al dialogo con i massimi esperti di quel mondo di competenze fondamentali per chi aspira oggi a una carriera internazionale o a svolgere il mestiere di cuoco con maggiore preparazione, consapevolezza e uno sguardo sempre aperto al futuro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L’obiettivo è dare impulso a un network di respiro internazionale e promuovere l’evoluzione del settore della ristorazione attraverso sempre nuovi stimoli e connessioni.</div><div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: 700;"><br /></span></div><span style="font-weight: bold;"><div style="text-align: justify;">S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA</div></span><div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">S.Pellegrino, Acqua Panna e Bibite Sanpellegrino sono marchi internazionali di parte del Gruppo S.Pellegrino, che ha sede a Milano, in Italia. Distribuiti in oltre 150 paesi, questi prodotti rappresentano l’eccellenza qualitativa in virtù delle loro origini e interpretano perfettamente lo stile italiano nel mondo come una sintesi di piacere, salute e benessere. Fondata nel 1899, S.Pellegrino S.p.A. è un’azienda di riferimento nel settore delle bevande in Italia con la sua gamma di acque minerali, aperitivi non alcolici e bevande. Come produttore di acque minerali, è da sempre impegnata nella valorizzazione di questo bene primario, per le persone e per il pianeta, lavorando con passione e responsabilità così da garantirne un futuro di qualità.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><br />Sito web: <a href="https://www.blogger.com/#">www.sanpellegrinoyoungchefacademy.com</a><br /><br /><div style="text-align: right;">Si ringrazia Mariella Belloni</div><div style="text-align: right;">Vicecaporedattore - Marketing Journal</div></div></div>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-33973640787645888112021-10-12T12:27:00.003+02:002021-10-14T11:39:26.983+02:00Birra su instagram: I migliori profili<div><br /></div><div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxB7PnWPcounHVAWpIZ5q8p3SnnvgrnSW3W_0kynubullp3UGeL4PEVB9tocy822lWEXzA6JtUbatf60eKvF01r9aIR7BVib86asClPD4VPfMMzEC1mSTwW_Rd7IzoKRhs-N2S3Vs3jltr/" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="959" data-original-width="1280" height="456" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgxB7PnWPcounHVAWpIZ5q8p3SnnvgrnSW3W_0kynubullp3UGeL4PEVB9tocy822lWEXzA6JtUbatf60eKvF01r9aIR7BVib86asClPD4VPfMMzEC1mSTwW_Rd7IzoKRhs-N2S3Vs3jltr/w646-h456/beer-g6889564c5_1280.jpg" width="646" /></a></div></div><br /><br />Da una <b>ricerca realizzata dall’Istat</b>, per indagare il consumo della bevanda a base di luppolo nel nostro Paese si è scoperto che in Italia vengono consumat iogni anno<b> 2.450 milioni di litri di birra.</b> L’indagine ha preso in considerazione i consumatori maggiorenni e chi beve abitualmente: ognuno di essi in media consuma <b>31 litri di birra</b> all’anno, ovvero 3 litri al mese.<br /><br />Ci sembra quindi giusto proporvi i 6 profili Instagram più interessanti per chi è appassionato della bionda bevanda<br /><br /><span style="font-family: georgia;"><b><br />1) BIRRIFICIO MONTELUPO</b></span><br />@<a href="https://www.instagram.com/birrificiomontelupo/" target="_blank">birrificiomontelupo</a><div><br />Il Birrificio nasce nel 2008 nella cittadina di Montelupo Fiorentino nel cuore della Toscana, affermandosi nel 2018 tra i migliori birrifici europei<br /><br />Sito web: <a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://birrificiomontelup.wixsite.com/birrificiomontelupo</a><br /><br /><br /><b><span style="font-family: georgia;">2)BIRRA GAIA</span></b><br />@<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">birra_gaia</a></div><div><br />Il microbirrificio Birra Gaia nasce a Lissone nel 2014 dalla passione per le più svariate tecniche produttive e tipologie di birra di tutto il mondo<br /><br />Sito web:(<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://www.birragaia.it/birrificio/</a>)<br /><br /><b><span style="font-family: georgia;"><br />3)FORMENTOBIRRA</span></b><br />@<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">fermentobirra</a><div><br />Fermentobirra è un network composto da siti e servizi dedicati al mondo della birra.<br />Sito web:(<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://www.fermentobirra.com/chi-siamo/</a>)</div><div><br /><br /><br /><b><span style="font-family: georgia;">4)BIRRA TOCCALMATTO</span></b><br />@<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">birratoccalmatto</a></div><div><br />Toccalmatto è un birrificio artigianale Italiano che nasce a Fidenza nel ottobre del 2008.<br />Nel 2020 è stato proclamato il migliore di italia.<div><br />Sito web:(<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://www.birratoccalmatto.com/</a>) <br /><br /><b><span style="font-family: georgia;"><br />5)BIRRA IN TAVOLA</span></b><br />@<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">birraintavola</a><div><br />Birra in tavola nasce per offrire gli strumenti giusti a tutti coloro che scelgono la birra per accompagnare i piatti</div><div><br />Sito web:(<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://birraintavola.it/</a>)<br /><br /><br /><b><span style="font-family: georgia;">6)CRONACHE DI BIRRA</span></b><br />@cronachedibirra<div><br /><div>Il canale Instagram nasce in seguito alla pubblicazione del libro e del sito Cronache di Birra. </div><div>Ripercorrendo i post scritti in questi 10 anni è possibile ricostruire uno spaccato di storia della birra artigianale italiana, raccontandone le vicende e i fenomeni che ne hanno caratterizzato la più recente evoluzione. Dieci anni di Cronache di Birra – La storia di un decennio di birra artigianale italiana.</div><div> <br />Sito web:(<a href="https://www.blogger.com/u/0/#">https://www.cronachedibirra.it/</a>) <br /></div></div></div></div></div></div>Andrea Larghihttp://www.blogger.com/profile/17423865964403052534noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-2113697627999705492020-06-28T19:16:00.001+02:002020-06-28T19:16:27.063+02:00Una cena al Ristorante Inkiostro dello chef Terry Giacomello.<div class="separator" style="clear: both;"><b><b style="font-size: 13pt; text-align: justify;">Nella ristorazione e nel settore turistico in genere, si parla spesso di esperienze. Andare al ristorante non è più ritenuto semplicemente consumare un pasto fuori casa, ma una vera e propria esperienza di gusto. Si va al ristorante per gustare, non solo per mangiare.</b></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><b style="font-size: 13pt; text-align: justify;"> </b></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxpSWwHrHrFrlqxCmFGDeKulLQEXmpWCMRtU_I_k0QSjxuoqZgI0UZwJV5pIbsSWePKAGXQLeT62-i7_xlNj8uGyfKlFpXvLxgtxW5qVKaZG90QOrj7nwQfPrLFI8V1gJNcPT-jL_ieuw/s5157/paglia+e+fieno+1.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="5157" data-original-width="5157" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxpSWwHrHrFrlqxCmFGDeKulLQEXmpWCMRtU_I_k0QSjxuoqZgI0UZwJV5pIbsSWePKAGXQLeT62-i7_xlNj8uGyfKlFpXvLxgtxW5qVKaZG90QOrj7nwQfPrLFI8V1gJNcPT-jL_ieuw/w640-h640/paglia+e+fieno+1.jpg" width="640" /></a></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><b><br /></b></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 13pt; line-height: 18.5467px;">La filosofia del consorzio <a href="https://www.parmaqualityrestaurants.it/">Parma Quality Restaurant</a> è questa: valorizzare la cultura culinaria locale, promuovere il patrimonio gastronomico parmense, innovare i piatti della tradizione, rispettando il territorio e le sue materie prime. Pertanto, un pranzo o una cena in uno dei 30 ristoranti del consorzio diventa un’esperienza nella quale ci si lascia coinvolgere con tutti i cinque sensi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 13pt; line-height: 18.5467px;">Con questa consapevolezza, abbiamo prenotato una cena per due al ristorante <a href="https://www.ristoranteinkiostro.it/">Inkiostro</a>, uno dei 30 del consorzio Parma Quality Restaurant. Il ristorante è attivo da cinque anni ed ha come chef Terry Giacomello. Ci accolgono due camerieri in divisa, in mascherina nera con il logo del locale. Ci accompagnano ai tavoli, ci fanno accomodare accostandoci le sedie e ci sistemano i tovaglioli sulle gambe. Già da questo si capisce subito che ci troviamo in un ristorante di assoluta qualità, dove il servizio è curato nei minimi particolari. La sala del ristorante dove ci fanno accomodare, arredata con quadri d’autore, è abbastanza larga e pensiamo che, come la maggior parte ddei ristoranti gourmet, non ci siano stati grossi problemi nell’affrontare il discorso del distanziamento fra i tavoli. E arriva il menù con una particolarità mai vista prima; nel caso di una coppia, solo quello che viene dato all’uomo contiene i prezzi. A questo proposito diciamo subito che l’Inkiostro non è un ristorante adatto a tutte le tasche. I suoi piatti sono unici e molto ricercati, pertanto non possono essere a buon mercato. Inoltre, i camerieri sono a disposizione per spiegare i piatti stessi, dal momento che si tratta di pietanze impossibili da trovare altrove, con abbinamenti studiati dallo stesso chef. L’alternativa al menù alla carta sono le 19 Vibrazioni, in pratica 19 assaggi di altre pietanze, anche queste uniche. Oppure, si può optare per un menù a sorpresa; fra le pietanze proposte alla carta, lo chef stesso ne sceglie 6 a sua discrezione. Impressionante la carta dei vini che è grande come un volume di un’enciclopedia e propone una varietà di circa 900 etichette provenienti da tutto il mondo e anche in questo caso non si tratta di prezzi da supermercato; alcune bottiglie raggiungono la tripla cifra.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 13pt; line-height: 18.5467px;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRAn-7AKz1JG6zmUuLkvpDjaQVIXlA82fps45N4PufOo1A4WwZXexkbvV-KeKzigG2MR7q8BDZh_-iWB3dGQLraSdeNT4nzHQcpHNSNhsatiY4486H4ZHRPtop7BvvkohtPlfeNVlNM9g/s1600/IMG-20200606-WA0000.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhRAn-7AKz1JG6zmUuLkvpDjaQVIXlA82fps45N4PufOo1A4WwZXexkbvV-KeKzigG2MR7q8BDZh_-iWB3dGQLraSdeNT4nzHQcpHNSNhsatiY4486H4ZHRPtop7BvvkohtPlfeNVlNM9g/w640-h480/IMG-20200606-WA0000.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><o:p></o:p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 13pt; line-height: 18.5467px;">Terry Giacomello è uno chef friulano che fin da piccolo ha coltivato la passione per la cucina. La sua famiglia aveva una trattoria e da lì tutto è cominciato. Ci ha parlato delle sue numerose esperienze all’estero, nelle quali ha potuto lavorare con tanti chef famosi, lui stesso dice che si è scelto i più strani, da cui ha cercato di carpire qualche segreto, per poi elaborarlo a modo suo. Molti dei piatti con cui ha iniziato sono quelli che ha imparato, ma mai ha voluto copiare, ha sempre messo qualcosa di suo. La sua grande passione è la sperimentazione: ci dice che il suo momento migliore è quando inventa, quando prova gli ingredienti e li mette insieme. Quando poi il piatto è in tavola e il cliente lo apprezza, il suo lavoro su quel piatto finisce e bisogna inventarne un altro. Con gli ingredienti del territorio dice di aver fatto ormai di tutto, di averne scoperto e sperimentato tutte le possibili varianti. Per mangiare una qualsiasi specialità del territorio ci sono già tanti ottimi ristoranti e quindi lo chef si domanda: perché qualcuno deve venire a mangiare all’Inkiostro? Per questo preferisce fare piatti molto particolari e unici. Ringraziamo lo chef Giacomello di avere questo riguardo verso i clienti e presentarsi a loro per sapere se è andato tutto bene e se </span><span style="line-height: 17.12px;"><font size="4">hanno </font></span><span style="font-size: 13pt; line-height: 18.5467px;">apprezzato le sue proposte. Ottimo il servizio ai tavoli con i camerieri disponibilissimi e bravissimi a spiegare quello che i clienti in molti casi non hanno mai visto, né tanto meno mangiato.<o:p></o:p></span></p><span style="font-family: calibri, sans-serif; line-height: 17.12px;"><font size="4"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKoHLUzK5u3iPev2m4MoqlZ1E175A4l-SVgDck9HG3P5G143hCiQAST8INEagPKCmWavEkuE_PZBal-rGcypmBTD0dy8QVMGbI4kXDKZyIRLQRZKoQnCu7QBQh10MTQ68ydQtnJb_EvA/s3800/20181018-18+ottobre+2018-081.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3800" data-original-width="3800" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEidKoHLUzK5u3iPev2m4MoqlZ1E175A4l-SVgDck9HG3P5G143hCiQAST8INEagPKCmWavEkuE_PZBal-rGcypmBTD0dy8QVMGbI4kXDKZyIRLQRZKoQnCu7QBQh10MTQ68ydQtnJb_EvA/w640-h640/20181018-18+ottobre+2018-081.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Al momento del conto riceviamo anche un voucher; è un’iniziativa di Parma Quality Restaurant, intesa ad incentivare la ripartenza dopo il lockdown. Presentando questo voucher ad un prossimo pranzo o cena in uno dei trenta ristoranti consorziati, si ha diritto alla ‘Tasty Box’, una confezione con vari prodotti del territorio, offerti dalle ditte produttrici.</div></font></span>Alberto Zanichellihttp://www.blogger.com/profile/06814408867099104704noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-43174153261414965162020-03-01T10:38:00.000+01:002021-10-12T11:03:46.921+02:00TRE VITTORIE PER L’UNIVERSITA POPOLARE DEGLI STUDI DI MILANO<p><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #5e5e5e; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Ennesima conferma del valore legale dei titoli rilasciati dall’antica e prestigiosa istituzione formativa milanese.</b></p><article style="background-color: white; color: #4f4f4f; font-family: Nunito; font-size: 14px; margin-top: 15px; outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;"><div class="post-body entry-content" id="post-body-1146208048055611273" itemprop="articleBody" style="background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: border-box; color: #5e5e5e; font-size: 15px; line-height: 1.5em; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline; width: 721.719px;"><p class="p4" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></span><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">“Una <i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">collezione </i><b style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">di vittorie giuridiche a conferma del valore legale del titolo”</i></b> esordisce il Rettore dell’<a href="https://www.unimilano.net/" style="background: 0px 0px; border: 0px; color: #f1c232; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;" target="_blank">Università Popolare degli Studi di Milano</a><span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>Prof. Avv. Giovanni Neri <i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">“... a conferma della legittimazione piena dell’esercizio delle funzioni universitarie nonché<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>di rilascio di Titoli di Laurea Internazionali pienamente validi. Ciò grazie al successo ottenuto anche<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>in sede giudiziale amministrativa ed all’insegna della libertà culturale e didattica dell’Ateneo </i>I<i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">nternazionale da me rappresentato”.</i></span></p><p class="p4" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; min-height: 16px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></span><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></p><p class="p3" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></i></span></p><div class="separator" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; clear: both; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></div><div style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></i></div><div style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDq1jZJV-KEAaGjpSF72t8gr6Jo0PiWLWLv-5VYAe-mgR0Rbaq02z9LXTG3GMzBeE_mMuhMsf3mFo5rZwDbE5aS-6Kw6YBujo4awyR6MFBpU43ou14Fuf5XMUwIfCd3qrIQvpG1znoKoyz/s541/rettore-universita-popolare-milano.png" style="background: 0px 0px; border: 0px; clear: right; color: #f1c232; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration-line: none; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><img border="0" data-original-height="541" data-original-width="406" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDq1jZJV-KEAaGjpSF72t8gr6Jo0PiWLWLv-5VYAe-mgR0Rbaq02z9LXTG3GMzBeE_mMuhMsf3mFo5rZwDbE5aS-6Kw6YBujo4awyR6MFBpU43ou14Fuf5XMUwIfCd3qrIQvpG1znoKoyz/w300-h400/rettore-universita-popolare-milano.png" style="background: 0px 0px; border: 0px; max-width: 100%; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;" width="300" /></a><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></i><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">“Siamo certi che “</i><b style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Tina”</b><i style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> (Il nostro precedente Rettore </i><b style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Giudice Augusta Lagostena Bassi </b><i style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">detta Tina) ne sarebbe fiera e siamo certi che dall’alto ora ci guarda rivedendo se stessa nelle tante rivoluzioni e cause umanitarie da lei ottenute”. </i></div><p style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">La cultura non può e non potrà mai avere dogane, limiti o confini” -</i> prosegue il Rettore- <i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Questa è sin dalle origini la Mission dell’ateneo da me diretto<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>che nella sua storia più che secolare può annoverare eccellenze quali<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>Benedetto Croce e Gabriele D’Annunzio, che si sono battute per la libertà della cultura e la lotta ad ogni discriminazione nel sapere”.</i></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Ma nello specifico di quali vittorie stiamo parlando?</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Nell’ormai lontano 2011 L’Università Popolare di Milano, associata a diverse altre università internazionali e specificamente a 3 atenei del West Africa e a diverse collaborazioni universitarie nel mondo, ottiene un’autorizzazione<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>da parte del Miur (provv. 313/11) con la quale consegue la facoltà- virtù-capacità giuridica di esercitare funzioni di Università Internazionale.</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Malgrado ciò il Miur mise subito dopo in discussione l’esercizio delle funzioni universitarie che aveva concesso, per cui fu necessario giungere ad un’Ordinanza del Consiglio di Stato che ribadisse<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>tale ’autorizzazione .</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Fu questa la prima Vittoria.</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Ma ciò non pose fine, anzi alimentò un’ulteriore diatriba tra l’Ateneo e il Ministero per cui fu necessario l’ ulteriore pronuncia resa dal Consiglio di Stato che ribadì la validità dell’atto di Autorizzazione concesso nel 2011 ( Seconda Vittoria).</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Tutto ciò non fu sufficiente<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>a spegnere le polemiche .</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Per maggior chiarezza e trasparenza l’Università rappresentata oggi dal Prof. Avv. Giovanni Neri introdusse alla Camera dei Deputati un’interrogazione parlamentare per avere riscontro sulle discriminazioni subite e la posizione legale del provvedimento autorizzatorio.</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">L’interrogazione si concluse però con un nulla di fatto: nessuna risposta arrivò infatti da parte del Ministro e del Gabinetto. La lotta per il riconoscimento del valore pieno dei titoli rilasciati dall’Università approdò nel 2018 ad un’ulteriore fase,<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>in seguito ad<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>un ricorso presentato contro il TAR del Lazio da un<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>laureato dell’Università che si era visto respingere l’iscrizione ad un<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>esame di Stato per l’esercizio della professione di Agronomo.<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Per l’ennesima volta furono riproposte a sostegno della tesi della non validità<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>gli argomenti già precedentemente<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>e vanamente proposti al Consiglio di Stato.<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Finalmente nello scorso Gennaio 2021 l’autorizzazione concessa nel 2011 viene confermata anche in sede giurisdizionale da parte del Tribunale Amministrativo.</span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">E’ questa la terza e definitiva vittoria dell’Università Popolare di Milano nella sua faticosa lotta per il pieno e<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>irrevocabile riconoscimento dei Titoli rilasciati.<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span></span></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><br style="outline: 0px; transition: all 0.3s ease 0s;" /></span></p><p style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span style="background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></span></i></p><p class="p3" style="-webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; font-family: "Times New Roman"; font-size: 14px; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><span class="s1" style="background: 0px 0px; border: 0px; font-kerning: none; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">“<i style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;">Tutte le pronunce rese nei vari giudizi riguardanti il valore legale del titolo e dunque la legittimazione all’esercizio dell’Ateneo da me rappresentato, -afferma il rettore Giovanni Neri -sono perfettamente allineate e confermano la prefata legittimazione all’esercizio delle funzioni universitarie. La giustizia amministrativa ha finalmente recepito la difformità e l’evidente contrasto generato tra gli atti autorizzatori resi in favore dell’Università Popolare degli Studi di Milano da parte del MIUR e le attività detrattive che assurdamente<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span>sono stati posti in essere dallo stesso soggetto che l’ha autorizzata. La consapevolezza della legittimità dello stato giuridico del nostro Ateneo darà conforto e sicurezza a quanti avessero necessità di ribadire la piena validità dei titoli conseguiti.<span class="Apple-converted-space" style="background: 0px 0px; border: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"> </span></i></span></p></div></article><div style="background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; clear: both; color: #4f4f4f; font-family: Nunito; font-size: 14px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></div><div class="post-footer" style="background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; color: #4f4f4f; font-family: Nunito; font-size: 14px; line-height: 1.6; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><div class="share-box" style="background: 0px 0px; border: 0px; height: 30px; line-height: 0; margin: 20px 0px; outline: 0px; padding: 0px; position: relative; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><div class="share-art" style="background: 0px 0px; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"><a class="fac-art" href="http://www.facebook.com/sharer.php?u=https://www.myluxeitalia.it/2021/02/tre-vittorie-per-luniversita-popolare.html&title=TRE%20VITTORIE%20PER%20L%E2%80%99UNIVERSITA%20POPOLARE%20DEGLI%20STUDI%20DI%20MILANO" rel="nofollow" style="background: rgb(59, 89, 152); border-radius: 2px; border: 0px; box-sizing: border-box; color: white; display: inline-block; float: left; font-size: 15px; height: 30px; line-height: 30px; margin: 0px 14.4219px 0px 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: center; text-decoration-line: none; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline; width: 132.781px;" target="_blank"><span class="fa fa-facebook-official" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background: 0px 0px; border: 0px; display: inline-block; font-family: FontAwesome; font-size: inherit; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: 1; outline: 0px; padding: 0px 2px 0px 0px; text-rendering: auto; transition: all 0.3s ease 0s; vertical-align: baseline;"></span></a></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-27237947830010161772020-02-28T08:00:00.000+01:002020-03-15T11:28:50.731+01:00Cucinare al forno step by step: il libro illustrato che insegna a cucinare<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-j1e_KDzyBiqGwMC9x7sLJYI4Qekda4nC8BaL5LZIAtJYRd7loFZO-SR8JDewV7HaYf24pXt9wJ749CYmpcCxbc3NbCA4roK75ad882ZyKHQAgkfjwyRmncc8bJheMqpPpDLqNwdQxE/s1600/31Hqfzl5xDL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="212" data-original-width="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0-j1e_KDzyBiqGwMC9x7sLJYI4Qekda4nC8BaL5LZIAtJYRd7loFZO-SR8JDewV7HaYf24pXt9wJ749CYmpcCxbc3NbCA4roK75ad882ZyKHQAgkfjwyRmncc8bJheMqpPpDLqNwdQxE/s1600/31Hqfzl5xDL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" /></a></div>
Amare i prodotti da forno è semplice, vuoi per la loro croccantezza o per gli impasti farciti tra ingredienti dolci e salati; ricrearli a casa è ancora più facile grazie a questo manuale. <i>Cucinare al forno </i>è il libro edito Gribaudo che ti <b>illustrerà</b> passo passo ogni procedimento per riuscire al meglio nella realizzazione di ogni ricetta.<br />
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Con questo libro potrai trasformarti in poco tempo in un'abile esperto della panificazione. Le ricette infatti sono illustrate passo passo da numerose fotografie che mostrano ingredienti e procedimenti. Usare questo ricettario sarà proprio come prendere delle vere e proprie lezioni di cucina da chef professionisti.<br />
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Cucinare al forno sarà più semplice grazie all'utilizzo dei giusti attrezzi e metodi di cottura ad hoc per ogni prodotto.<br />
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Pane speziato, torte salate, brownies e molto altro renderanno la tua tavola più ricca e innovativa. Dai grandi classici per i pasti quotidiani al menù delle feste, potrai affidarti alla creatività di ricette curate nei minimi dettagli.<br />
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<b>Gribaudo</b> fa parte del gruppo editoriale La Feltrinelli e si occupa di manuali dedicati a hobbistica, corsi di lingue e cucina. </div>
Melissa Mercurihttp://www.blogger.com/profile/15890283051864929808noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-68813835107995838582020-01-16T12:10:00.000+01:002020-02-21T12:10:52.534+01:00STOP ALLERGIA: VERSIONE SFOGLIABILE <h2 style="text-align: justify;">
Arriva sul web <a href="https://www.stopallergia.it/"><b><i>Stop Allergia</i></b></a>, la versione sfogliabile di <b>divulgazione scientifica sulle allergie, sulle loro cause, i sintomi e le cure</b></h2>
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<strong>Pensi di essere a rischio di allergie? Non fare autodiagnosi, parlane con il tuo medico.</strong><br />
<strong><br /></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://issuu.com/stopallergia/docs/allergia-ok" rel="nofollow" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="alignleft wp-image-5877 " height="640" src="https://www.clinicaebenessere.it/wp-content/uploads/2020/01/rivista-stop-allergia.jpg" width="444" /></a>Le allergie possono condizionare la qualità della vita e, in alcuni casi, possono essere pericolose per la vita stessa.<br />
<br />
Una corretta informazione e piccoli accorgimenti possono aiutare a gestire le allergie e le intolleranze.</div>
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<b>“Il Dottore risponde”, il servizio dedicato agli utenti</b></div>
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<b><br /></b></div>
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Proprio per questo motivo, la rivista sfogliavile <a href="https://issuu.com/stopallergia/docs/allergia-ok" rel="" target="_blank"><b>Stop Allergia</b></a> ha lo scopo di informare gli utenti che, a loro volta, potranno porre delle domande agli specialisti grazie al servizio “<b>Il Dottore risponde</b>”.<br />
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Articoli di approfondimento – redatti da professionisti nell’ambito scientifico – interviste agli esperti in allergologia, spiegheranno cosa sono le malattie allergiche e le varie tipologie, i sintomi e le cure.</div>
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<b>La definizione di allergia</b></div>
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Il <b>Ministero della Salute</b> ha definito l’allergia: "l<i>a più comune malattia immunitaria caratterizzata da una reazione infiammatoria verso agenti, allergeni, normalmente innocui"</i>.<br />
<br /></div>
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Nelle malattie allergiche vi è il coinvolgimento del <i>sistema immunitario</i> e la <i>sovrapproduzione di immunoglobuline</i> di tipo E. Esse sono responsabili della conseguente manifestazione sintomatologica.<br />
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Sono tanti i diversi tipi di allergie, tra le più comuni: <i>le allergie alimentari</i>, <i>l’allergia a polvere e acari</i>, <i>le allergie al pelo degli animali</i>, <i>l’allergia al polline</i>, <i>l’allergia primaverile</i>, <i>le allergie ad inquinanti e additivi</i>, <i>le allergie ai farmaci </i>ecc.</div>
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<b>L’aumento notevole dei casi</b></div>
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Secondo i dati statistici, negli ultimi dieci anni sono aumentati notevolmente i casi di soggetti che soffrono di allergie. Molti di essi sono soprattutto bambini.</div>
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L’aumento è dovuto alla <b>minore tolleranza dei soggetti a sostanze dannose</b>, sempre più presenti nell’aria che respiriamo e nei cibi consumati giornalmente. Inoltre, il <b>miglioramento degli strumenti diagnostici </b>permette di scoprire forme allergiche prima non facilmente individuabili.<br />
<br /></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-86964777039618904952019-11-28T12:48:00.000+01:002019-12-05T12:48:25.401+01:00COME APRIRE UNA MACELLERIA E INCREMENTARE LE VENDITE <div style="text-align: justify;">
Se stai leggendo questo articolo vuol dire che, nonostante tu sia un macellaio da anni, non hai ancora trovato il modo giusto per aumentare le tue vendite. O forse stai progettando di aprire una macelleria, ma prima hai bisogno di conoscere i “trucchi del mestiere”. In entrambi i casi sei nel posto giusto, perché noi possiamo svelartene qualcuno.</div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlFmgZaNhiqHt-g62qyYdDR0-9OLzEEd_8UkqdljQdQG_0vJhw-p_AFVFG_E7fqdhaGojq7hrZo7DO5xFrV2NNbEET9iFap1bkI24IFxBjFQVw4breWg5qui1oIU9XPma92zDYkm_BgEP7/s1600/la-macelleria-giacca-rossa-divise-offerta-min.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlFmgZaNhiqHt-g62qyYdDR0-9OLzEEd_8UkqdljQdQG_0vJhw-p_AFVFG_E7fqdhaGojq7hrZo7DO5xFrV2NNbEET9iFap1bkI24IFxBjFQVw4breWg5qui1oIU9XPma92zDYkm_BgEP7/s640/la-macelleria-giacca-rossa-divise-offerta-min.jpg" width="750" /></a></div>
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Sono tantissimi i macellai che non sanno qual è il modo giusto per sfruttare al meglio la propria attività. Sicuramente, il primo consiglio utile che possiamo suggerirvi è quello di dare una personalità al proprio negozio. Qualcosa che, fra le tante vetrine di ogni genere, faccia esclamare ai passanti: “è proprio questo quello che stavo cercando”.</div>
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Sembra irrealizzabile, vero? In realtà è possibile creare una macelleria che sappia raccontare una passione – la tua passione – che non abbia lo stesso aspetto di tutti gli altri negozi di macelleria, che sappia essere soprattutto accattivante. </div>
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Per farlo hai bisogno di seguire alcuni importanti steps: dalla scelta dell’insegna e della vetrina; all’arredamento perfetto per il tuo locale, all’esposizione dei prodotti, al banco macelleria e, per finire, all’abbigliamento che non bisogna mai sottovalutare o trascurare.</div>
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Prendersi cura di ogni aspetto servirà a valorizzare il tuo negozio, rendendolo unico e riconoscibile in mezzo a tutti gli altri.</div>
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<b><b>La scelta dell’insegna e delle vetrine</b></b></div>
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La scelta dell’insegna è fondamentale. Infatti, non solo essa può attirare un numero maggiore di clienti, ma è un importante biglietto da visita. In un negozio è sempre la prima impressione che conta. Un passante, se vedrà un’insegna accattivante, sarà attratto dal tuo negozio e, nell’80% dei casi, potrebbe decidere di entrare e acquistare proprio da te. Dunque, non scegliere di fretta, prenditi tutto il tempo che serve per creare un’insegna ad hoc. </div>
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Fa che sia riconoscibile fra tante, scegliendo i colori giusti, valorizzando la forma e soprattutto la denominazione.</div>
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Già, la maggior parte delle macellerie non badano al nome, scegliendo spesso i più noiosi e scontati – “Macelleria di …” – che non contribuiscono a dare un carattere distintivo al negozio.</div>
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Lasciati ispirare, fai ricerche, trova qualcosa che sia originale, unico. Ad esempio, le macellerie inglesi o americane fanno molta attenzione alla scelta del colore e del nome. </div>
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Se invece hai già un’attività, e quindi hai già scelto la tua insegna, puoi puntare tutto sulla vetrina. Non bisogna trascurare le vetrine di un negozio, ma cercare piuttosto di valorizzarle il più possibile. Basta sfruttare gli espositori per dare un senso di ordine – evita assolutamente il caos e i prodotti ammassati – e le luci per creare un effetto che sappia attirare i passanti. L’illuminazione infatti è capace di far risaltare i colori bellissimi della carne.</div>
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Importantissimi sono i prodotti da esporre. Non solo potrai decidere di esporre la carne fresca e di qualità, che grazie ai giochi di luce risalterà all’occhio, ma puoi anche scegliere i pronto cuoci, un vero e proprio trend. Un’altra ottima idea sarebbe quella di creare una teca refrigerata da esporre nella vetrina principale.</div>
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Insomma, le idee sono tantissime. Basta saper definire a quale tipo di clientela vorrai rivolgerti, il resto verrà da sé.</div>
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<b><b>La scelta dell’arredamento</b></b></div>
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Ed è proprio scegliendo a quale tipo di clientela vorrai rivolgerti, che capirai come arredare il tuo negozio. Esistono principalmente tre stili: quello classico, con l’utilizzo del marmo che richiami l’eleganza; il legno, per una clientela giovane, capace di ricreare un ambiente accogliente e suggestivo e – per una clientela adulta, nostalgica dei tempi passati – potrai invece optare per le piastrelle smaltate.</div>
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Puoi valutare anche se rendere visibile ai clienti la lavorazione della carne. Anche se non sempre è possibile farlo, renderla visibile è un segno di trasparenza, sicurezza e qualità.</div>
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Anche se hai già un negozio arredato, sappi che ci sono delle soluzioni che possono aiutarti a renderlo ancora più attraente: dalle pellicole decorative, rapide da montare, agli elementi decorativi.</div>
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<b><b>La scelta dell’esposizione dei prodotti</b></b></div>
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Scegliere l’esposizione dei prodotti sarà un'altra scelta importante che darà carattere al tuo negozio. Tra la merce che sceglierai di esporre potrai selezionare anche i prodotti locali o confezionati. Dovrà ovviamente essere sistemata in modo ordinato, così da consentire alla clientela di individuare subito i prodotti.</div>
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Seleziona accuratamente i prodotti che vorrai vendere, altrimenti potresti rischiare di fare un miscuglio che confonderà i tuoi clienti e non ti aiuterà ad avere una personalità ben definita.</div>
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Dunque, dovrai esporre un buon numero di prodotti per garantire loro la possibilità di scegliere, ma senza esagerare.</div>
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<b><b>La scelta dei “pronto cuoci”</b></b></div>
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Per dare un tocco di qualità al tuo banco, esponi i “pronto cuoci” in quantità sufficiente. Un bancone abbondante risalterà maggiormente all’occhio del cliente che, a sua volta, sarà più invogliato a comprare. È importante che ogni merce abbia il suo cartellino, che siano fatti bene e con cura. Avere cura dei piccoli dettagli servirà a rendere il tuo locale ancora più professionale.</div>
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<b><b>La scelta dell’abbigliamento</b></b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB687qp-aqITJq8c7npc1PHV_GT90fe8uuN6M68T2qjyWdmIYo5mwEC1-LMs5hiUdUp6EgbV8bfTQQB-21yJNdnPBEeE0Y-SNc5CKkHaHA5ahGegx4tz9d4OsxBwSDzF7p34fQuSIBiJx1/s1600/la-macelleria-bistrot-nero-divise-offerta.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB687qp-aqITJq8c7npc1PHV_GT90fe8uuN6M68T2qjyWdmIYo5mwEC1-LMs5hiUdUp6EgbV8bfTQQB-21yJNdnPBEeE0Y-SNc5CKkHaHA5ahGegx4tz9d4OsxBwSDzF7p34fQuSIBiJx1/s400/la-macelleria-bistrot-nero-divise-offerta.jpg" width="400" /></a>E per finire: scegli un abbigliamento che sia professionale e che rispecchi il tuo negozio. Gli <a href="https://www.westrose.it/product-category/abiti-da-lavoro-macelleria/" target="_blank">abiti da lavoro per macelleria</a> sono importanti. Ad esempio, un cappellino e un grembiule con il logo della tua macelleria, scegliendo colori che si abbinino al locale. Avere un abbigliamento professionale darà credibilità al tuo negozio. </div>
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Oltre a questi consigli, ci sono tante altre idee che potrebbero migliorare la tua macelleria. Potresti ideare anche un angolo dedicato alla degustazione di prodotti locali, promuovendo soprattutto le tue specialità. Se conosci molte ricette, puoi metterle a disposizione dei clienti.</div>
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Prendendo spunto da questi consigli, potrai riuscire ad ottenere i primi risultati del successo. Ricordati di non lasciare mai nulla al caso, ma di curare ogni minimo dettaglio. Sii sempre disponibile con la clientela, gentile e professionale. Se saprai lasciare il segno, nessuno si dimenticherà della tua macelleria.</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-92133416247966589612019-11-24T09:37:00.001+01:002019-11-24T17:17:43.462+01:00API TORINO PRESENTA IL PROGETTO "GUSTA TO" AL GOURMET FOOD FESTIVAL <div style="text-align: justify;">
<b><a href="http://www.apito.it/" target="_blank">API Torino</a> al Lingotto Fiere Torino con lo stand collettivo UnionAlimentari, 4 eventi e la presentazione del progetto GUSTA TO.</b><br />
<br />
<b><br /></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz94-M4DFj5iVvoKV5l9voVIEVgc722BpVNjQOLzc8-af-9njv5qHmIycerihRkqihZNLxYtaS56oRhWeF2VeKUqwo3NubgSiXXUqsAYqtqmqrsChK1cBWZT02bVnOFnDSGDCyZJNeqOTq/s1600/1600px-Lingotto%252C_Fiera_del_Libro%252C_Lingotto_Fiere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="550" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz94-M4DFj5iVvoKV5l9voVIEVgc722BpVNjQOLzc8-af-9njv5qHmIycerihRkqihZNLxYtaS56oRhWeF2VeKUqwo3NubgSiXXUqsAYqtqmqrsChK1cBWZT02bVnOFnDSGDCyZJNeqOTq/s640/1600px-Lingotto%252C_Fiera_del_Libro%252C_Lingotto_Fiere.jpg" width="750" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Credit foto: <a href="https://www.flickr.com/photos/7354052@N04/5723939684" rel="nofollow" target="_blank">Luca Galli in cc 2.0</a></td></tr>
</tbody></table>
<br />
Gourmet Food Festival è un evento dedicato al mondo del food in cui visitatori, produttori e operatori del settore si incontrano in un unico ambiente a Torino, una delle culle mondiali dell’enogastronomia dal 22 al 24 Novembre 2019.<br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">GUSTA TO </span></b><br />
<br />
L'evento è stata una occasione per presentare il progetto GUSTA TO, un progetto pensato e dedicato alle <b>piccole medie imprese </b>attive nel settore della produzione di alimenti e bevande.<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">Gli obiettivi di GUSTA TO sono: </span></b><br />
<br />
<ul>
<li>valorizzare l'offerta enogastronomica piemontese attraverso operazioni mirate di promozione;</li>
<li>realizzare una rete di promozione turistica legata al territorio piemontese e basata su produzione lavorazione industriale enogastronomica; </li>
<li>mettere a disposizione delle imprese una figura professionale in condivisione che le guidi attraverso operazioni di marketing mirati porti nuova visibilità ad un turismo di qualità </li>
</ul>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il <b>progetto GUSTA TO offre alle PMI: </b></span><br />
<br />
<ul>
<li>Mappatura delle realtà produttive alimentare artigianali ed industriali del territorio; </li>
<li>campagna di comunicazione online per promuovere in maniera autentica originale ed efficace l'esperienza turistica enogastronomica in chiave di network interregionale; </li>
<li>Sostegno della promozione locale dei prodotti e della attività di produzione; Promozione di una figura professionale di esperto multidisciplinare dedicata alle imprese di settore</li>
</ul>
<div>
<br /></div>
<div>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAEeXZZQE76H_fVlIvNXpqaI0vOzmonkzL3CKkn5hcb93sF7LGou7r5MAf4nnenlgRMNVHyVsHyiTa7Mx3puYtOu07t2BmDZydL9rr52YPJE8Qn4b4kFyWxWE2QhQHLrkQ5Cr7z5CRoJvy/s1600/77001184_2647921161894856_7221351651200729088_o.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="550" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAEeXZZQE76H_fVlIvNXpqaI0vOzmonkzL3CKkn5hcb93sF7LGou7r5MAf4nnenlgRMNVHyVsHyiTa7Mx3puYtOu07t2BmDZydL9rr52YPJE8Qn4b4kFyWxWE2QhQHLrkQ5Cr7z5CRoJvy/s640/77001184_2647921161894856_7221351651200729088_o.jpg" width="750" /></a></div>
<b style="text-align: justify;"><br /></b><span style="text-align: justify;">Le aziende presenti allo stand collettivo UnionAlimentari con <a href="http://www.apito.it/" rel="nofollow" target="_blank">API TORINO</a> sono </span><b style="text-align: justify;">Alpina Food Srl, Distribuzione Fantolino, La Tripa 'D Muncalé srl, Ferrero Caffè srl, Pian della Mussa srl - Birre Artigianali - Succhi di Frutta, Petrini 1958 Bon Ton, R.C.A. imballaggi Flessibili srl. </b><br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghmPbk1OcZ58VlT4OHVkTVPqry_CKkQ7d81IVH9XfwG4aN1sCVrQIEpGMnuht3LGZzBZJnb7ByVdYn4_yhAuTNmI25ytslg2AseoLk0J7392Fhe-QWHiZHy5Ty6fAV4OqrKdMUYvt9bY7Q/s1600/73320236_2647921131894859_5429760731492909056_n.png" imageanchor="1"><img border="0" height="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghmPbk1OcZ58VlT4OHVkTVPqry_CKkQ7d81IVH9XfwG4aN1sCVrQIEpGMnuht3LGZzBZJnb7ByVdYn4_yhAuTNmI25ytslg2AseoLk0J7392Fhe-QWHiZHy5Ty6fAV4OqrKdMUYvt9bY7Q/s640/73320236_2647921131894859_5429760731492909056_n.png" width="750" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
<br />
Il Food Festival nasce con l’obiettivo di promuovere e narrare il rapporto fra cibo e territorio (regionale, italiano, internazionale) attraverso il minimo comune denominatore della qualità e dell’eccellenza e conoscere oltre 100 tesori enogastronomici, svagarsi o partecipare al fitto calendario di appuntamenti.<br />
<br /></div>
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<iframe allow="encrypted-media" allowtransparency="true" frameborder="0" height="700" scrolling="no" src="https://www.facebook.com/plugins/post.php?href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fapitorino%2Fposts%2F2648209521866020&width=500" style="border: none; overflow: hidden;" width="500"></iframe>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
</div>
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<br /></div>
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<div style="color: #333333; font-family: 'trebuchet ms', arial, helvetica, sans-serif; line-height: 1.462;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<b><span style="font-size: large;">Gourmet Food Festival – II edizione </span></b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
<b>22-24 NOVEMBRE 2019 </b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
Orari</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
sabato 23: h. 10-22 </div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
domenica 24: h. 10-20</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
PADIGLIONE 1 | LINGOTTO FIERE TORINO</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
Via Nizza 294, Torino</div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
<b>Ingresso 5 euro</b></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
<a href="http://www.gourmetfoodfestival.it/954/visitatori/Gourmoneta" target="_blank">Scarica dal sito il coupon per ottenere una Gourmoneta sconto per partecipare a moltissime attività all’interno del festival </a></div>
<div style="color: #333333; font-family: 'Trebuchet MS', Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15.199999809265137px; line-height: 1.462;">
<b>Sito Web </b>www.gourmetfoodfestival.it</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-3342772056225779792019-11-06T00:07:00.004+01:002019-11-06T00:17:48.073+01:0024 Hour Pizza People dedicato a Torino <h2 style="text-align: justify;">
<span style="font-size: small;">Presentazione del nuovo numero su Torino del bookmagazine <span class="il">24</span> Hour Pizza People.</span></h2>
<div>
<span style="font-size: small;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1t-5aq-Benpca9lJ-hbccsIW3Zx6of9xky4FE3IB9wTQUbGnNq1GqGuhnx587ealFKNbTAHJQi3Q3Bw-VNf4xQVyIBPkMG4j2a7IALWxEfU2ntZYUWAbzSoerBKmlKstdIY4CB_yTteRe/s1600/Gruppo-Torino.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="520" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1t-5aq-Benpca9lJ-hbccsIW3Zx6of9xky4FE3IB9wTQUbGnNq1GqGuhnx587ealFKNbTAHJQi3Q3Bw-VNf4xQVyIBPkMG4j2a7IALWxEfU2ntZYUWAbzSoerBKmlKstdIY4CB_yTteRe/s640/Gruppo-Torino.jpg" width="750" /></a></span></div>
<div>
<span style="font-size: small;"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Il secondo numero del bookmagazine semestrale <b>24 Hour Pizza People</b> dedicato a <b>Torino </b>sarà presentato Giovedì 7 novembre alle ore 18.30 nei locali della pizzeria Berberè Binaria di via Sestriere 34.</span><br />
<span class="s1"><br /></span>
<span class="s1"><br /></span></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZl3ukjMkWjpZUAvpRRRMxz_iRReuCjDBia5kNLATBuwHfQ3vPVrH9h_FoP_M01cSvjhUDwYbkQEzIyFqILoE1mP87QuwX-3nTQHllBq4_DsXhr4pvPC3FrRNSrysgfJEEMHOGrdZt0XX4/s1600/SAVETHEDATE-24HPP-PRESENTAZIONE-24HPPTORINO-%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZl3ukjMkWjpZUAvpRRRMxz_iRReuCjDBia5kNLATBuwHfQ3vPVrH9h_FoP_M01cSvjhUDwYbkQEzIyFqILoE1mP87QuwX-3nTQHllBq4_DsXhr4pvPC3FrRNSrysgfJEEMHOGrdZt0XX4/s320/SAVETHEDATE-24HPP-PRESENTAZIONE-24HPPTORINO-%25281%2529.jpg" width="320" /></a><span style="font-size: small;"></span></h2>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Urbanistica, design, illustrazione, ma anche musica, cinema e ovviamente food, la rivista è opera di un gruppo affiatato di autrici e autori, fotografi, artiste e illustratori torinesi diretti da <b>Martina Liverani. </b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><br /></b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">In vendita sul sito on-line: <a href="https://24hpizzapeople.com/about/"><span class="s2">24hpizzapeople.com/about/</span></a> e nelle pizzerie Berberè la rivista è un </span><span class="s1">progetto editoriale di <b>24 Hour Pizza People</b> che per merito dei fratelli Aloe, creatori di Berberè, l'insegna di pizzerie dall'anima pop svela l'anima urbana più contemporanea delle nostre metropoli.</span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><br /></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Alla presentazione incontrerete la direttrice della rivista, Martina Livberani, insieme a tutti gli autori: <b>Francesca Angeleri, Luca Iaccarino, Marco Lombardi, Mariachiara Montera, Petunia Ollister e Sarah Scaparone. </b></span></div>
<div class="p1" style="text-align: justify;">
<span class="s1"><b><br /></b></span></div>
<div class="p3" style="text-align: justify;">
<span class="s1">Un finale musicale accompagnato dal dj set di <b>Fabrizio Modonese Palumbo</b>, dello storico gruppo torinese Larsen, attivo nella scena musicale postpunk internazionale dagli anni '80.</span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-1577524674460318292019-09-22T12:52:00.002+02:002019-09-22T12:52:58.631+02:00Latti, fermenti, razze: quello che le denominazioni dovrebbero dire secondo Slow Food<div style="text-align: justify;">
<b>Presentata a Cheese la ricerca di Slow Food che analizza 236 Dop e Igp europee del settore caseario</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAReXLAEw3EC5Ql8Fd65wL7ZdV7huAJoAgodzLMKKG5S9FS6rLizb-qB6WCl2cyVtQGHUwi5OXTQiuHAInyP04fij-rmWojp0tLourmoOEmWsmR1aPgTw23MQ3S18aYMG7NYpj2d90QxI7/s1600/IT_Cheese_Yellow_social-1.png" imageanchor="1"><img border="0" height="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAReXLAEw3EC5Ql8Fd65wL7ZdV7huAJoAgodzLMKKG5S9FS6rLizb-qB6WCl2cyVtQGHUwi5OXTQiuHAInyP04fij-rmWojp0tLourmoOEmWsmR1aPgTw23MQ3S18aYMG7NYpj2d90QxI7/s640/IT_Cheese_Yellow_social-1.png" width="750" /></a></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il regolamento che nel 1992 ha istituito le denominazioni di origine è stato approvato dall’Unione Europea con l’obiettivo di registrare e proteggere i prodotti agroalimentari più significativi e identitari. Denominazioni che dovrebbero costituire una garanzia di qualità per i consumatori e una tutela di protezione e concorrenza leale per i produttori. Ma è davvero così? Slow Food presenta a Cheese la ricerca <a href="http://slowfood.emailsp.com/e/t?q=8%3dCTCdC%26B%3dE%26I%3dETBc%26w%3dSBdFVF%26P%3dpJ1K1_HXxX_Sh_MYsW_Wn_HXxX_Rm8p5lNm.IsJ56vJl.91_MYsW_WnMw-8wD10vJ_yvap_9A3FsJi4z_MYsW_W6i1hnRGVG_HXxX_RmeG_HXxX_Rmqm-4lIwCpIiPpJv9-lPzEw0m-Jy6-41sJz9-p9mD1D21yD-m-ClMk11J.x4m%269%3d%26qI%3d8WGZFZH">Le denominazioni europee tra valori identitari e mercato</a> in cui si analizzano i disciplinari delle 236 Dop e Igp europee del settore caseario, e i risultati emersi non sono così positivi. Disciplinari disomogenei sugli elementi essenziali come la tipologia di latte, le razze animali:: «Abbiamo letto tutti i disciplinari con una lente “slow” valutando tutti quegli aspetti che stanno a monte della mera valutazione qualitativa organolettica. Senza buone basi di partenza, come la qualità dell’allevamento e dell’alimentazione degli animali, la naturalità dei processi produttivi, l’artigianalità delle pratiche, non è possibile conseguire una buona qualità organolettica. Premesse fondamentali per ottenere un prodotto autentico, che rappresenti realmente un territorio e una tradizione, legato alla conservazione della biodiversità locale e alla salubrità degli ingredienti» spiega Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus. «I risultati della nostra analisi sono piuttosto sconfortanti. Questa ricerca vuole spronare produttori, le autorità competenti (innanzitutto quelle europee, ma anche nazionali e regionali), distributori, e ovviamente i consumatori, affinché si apra una riflessione su quale ruolo hanno oggi, e quale dovrebbero avere domani, le Indicazioni Geografiche». </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Solo il 39% dei disciplinari obbligano a usare latte crudo mentre il 44% non indica alcun tipo di trattamento, lasciando liberi i produttori e ampliando le maglie su un aspetto fondamentale che condiziona fortemente la qualità finale del prodotto, oppure affronta in modo troppo vago il tema. Da ultimo il 15% dei disciplinari impongono la pastorizzazione o termizzazione, pratiche che annullano l’attività microbica del latte, precludendo la possibilità di caratterizzare i formaggi con i sapori dei rispettivi terroir.</div>
<br /><div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhph51qhWe1xTfEEToQJZPkHeLdBu4DYD4V44c7Ks3ADYf_ffiG99w3I9rlEX2OZKHsc4227nFhPc1C7Sx936LAdxIOY8iNeqMA6jCjnyPV9F9D7810zNlTOKz6l4fGON_IrKCQpVRgBpqX/s1600/unnamed-1.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="508" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhph51qhWe1xTfEEToQJZPkHeLdBu4DYD4V44c7Ks3ADYf_ffiG99w3I9rlEX2OZKHsc4227nFhPc1C7Sx936LAdxIOY8iNeqMA6jCjnyPV9F9D7810zNlTOKz6l4fGON_IrKCQpVRgBpqX/s640/unnamed-1.jpg" width="640" /></a></div>
<div>
<br /></div>
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<div style="text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5OpxljsPinjiMJpP4KmHG2OpB_rACXwCkQRh4cwnEdRwiqtVxFD1raXrdjUDqPfiQqfZO0bbHQvHYvltU3SGfDrxVld_H2W_DBFLKStzOruE44nzZUWi3h_J5q3W6nBNVt_YA56E9tqq/s1600/unnamed-2.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="512" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhK5OpxljsPinjiMJpP4KmHG2OpB_rACXwCkQRh4cwnEdRwiqtVxFD1raXrdjUDqPfiQqfZO0bbHQvHYvltU3SGfDrxVld_H2W_DBFLKStzOruE44nzZUWi3h_J5q3W6nBNVt_YA56E9tqq/s640/unnamed-2.jpg" width="640" /></a></div>
<br /><br />Passiamo poi a uno degli aspetti al centro delle campagne di Slow Food a favore dei formaggi naturali e che costituisce il cuore di questa edizione di Cheese: l’utilizzo di fermenti naturali o selezionati.<br /><br />Solo il 12% delle denominazioni prevede siero o latte innesto prodotto in azienda, che permette così di aggiungere naturalmente una flora batterica autoctona al formaggio, rispettando i sapori dei pascoli e le caratteristiche che rendono unico ogni cacio. Il 53% delle produzioni ammette invece fermenti selezionati, contro cui Slow Food si batte da anni. Fermenti facili da usare, che garantiscono risultati soddisfacenti, compromettendo così però il legame con territorio e biodiversità. Si ottengono formaggi banali e uguali a ogni latitudine: il contrario di ciò che Slow Food considera formaggi buoni puliti e giusti. Il restante 32% delle denominazioni tace sull’argomento, aprendo così la strada ai fermenti proposti dalle multinazionali.<br /><br />Interessante anche la distribuzione geografica delle denominazioni in Europa e la percentuale (39%) – molto insufficiente- di quelle che nei vari paesi obbligano a caseificare a latte crudo. <br />«Il disciplinare di produzione è la carta di identità del formaggio, e l’impressione è che la legislazione, poco specifica, lasci molti margini ai consorzi e agli stati nelle decisioni, rendendo più facile interpretare il processo assecondando le esigenze di mercato», continua Sardo. Diciamocelo, chi di noi ha mai letto un disciplinare? Per la maggior parte dei cittadini però (in Italia parliamo del 30%) acquistare un formaggio marchiato significa qualità. Entrare in questo circuito consente ai produttori di accedere a uno status qualitativamente elevato e poter godere quindi di vantaggi nell’export. Mentre i produttori artigianali di piccola scala fanno fatica a sostenere i costi per ottenere i riconoscimenti europei e i loro prodotti non sempre riescono a cogliere queste opportunità. «Il termine “qualità” è astratto, ambiguo, di complicata definizione. Per Slow Food è strettamente connesso alla narrazione che si fa sul prodotto: più è esaustiva, più si comprende se quel prodotto ha le carte in regola per poter essere definito di qualità. I disciplinari attuali solo in alcuni casi ottemperano a questa formulazione».<br /><br />E conclude: «Il sistema europeo delle denominazioni, benché non privo di smagliature, è comunque un patrimonio comune, finora ineguagliato. Ma deve rappresentare un sistema coerente, che persegue rigorosamente e in modo inattaccabile non solo la tutela dei suoi marchi, ma anche la salvaguardia della qualità delle sue produzioni. Slow Food, quindi, chiede alle istituzioni europee di riprendere in mano la normativa che regola le denominazioni per rendere il regolamento più rigoroso su aspetti fondamentali per garantire un’autentica qualità e identità alle produzioni tradizionali. Tema questo affrontato anche dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella lettera al Commissario designato all’agricoltura Janusz Wojciechowski. Chi si occupa di approvare in via definitiva le denominazioni non dovrebbe quindi limitarsi a controlli formali ma ad analisi più restrittive e parametri più esigenti».</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-70488004370360438362019-09-19T10:31:00.000+02:002019-09-27T10:35:48.083+02:00DIVISA CHEF PERSONALIZZATA - ABITI DA LAVORO SU MISURA<b>Divise chef personalizzate, ma anche sicure e igieniche. Vediamo cosa dice la legge . </b><br />
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<a href="http://www.west-rose.it/" imageanchor="1" rel="nofollow"><img border="0" height="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9IWewtggwcBMLo7h-WXr1hCpQ7cmqNespvDUTqgEzvNSms1t0RThBK2Lq8bHP7eOVsdL_2sljheFY-Xh1jfo6Z3-eKS93u1yCmJd_8y8rWCvU-BXVhEjQNnWA6_K-riQP9RoEnKuX6vZA/s640/chef-3975835_1280.jpg" width="750" /></a><br />
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<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Oggi non sei nessuno se non hai un abito firmato: e si potrebbe dire anche per il mondo della ristorazione, in quando il fashion è entrato di prepotenza ormai da tempo anche nelle cucine. Sempre più frequentemente i cuochi sono testimonial di importanti brand. Ma quel che è importante in questo lavoro è indossare abiti da lavoro sia per il rispetto delle regole, sia per la sicurezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://www.westrose.it/?category=chef&s=" target="_blank">Giacche cuoco e divise chef</a> devono avere determinate caratteristiche, per non pregiudicare un lavoro accurato e soprattuto salubre. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un abbigliamento da lavoro consente infatti di svolgere al meglio le proprie attività quotidiane e, in caso si sia a contatto con il pubblico, di essere professionali già al primo sguardo. Quando si acquistano degli abiti da lavoro per sé e per i propri collaboratori, è fondamentale pensare sia alle condizioni lavorative della propria azienda, sia alla sicurezza, sia ai cambiamenti stagionali, in modo da fornire le divise più adatte per ogni settore e ogni stagione.</div>
<br />
<div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">Ma cosa dice la legge per la divisa dello chef e dei suoi collaboratori? </span></b></div>
<br />
L'igiene prima di tutto: gli indumenti indossati dal personale devono essere in buono stato<br />
<a href="https://www.westrose.it/prodotto/antoine-giacca-chef/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKIf0TDP1__KOMQU-afGS-NUzrafvYav7qmMob8GVRqZl-sN-NWA3mFcPJuul2eRFFd_Jjq7EB_TIKKdkBCvwSKJnJpNDaP13ANc91QJhIxQzGT0vltOBd4D74cMOXewPlHylGikhZ1r9k/s320/Schermata+2019-09-27+alle+10.04.48.png" /></a><br />
<br />
Gli indumenti da lavoro che siano pantaloni, camici, giacche, copricapo, calzature, grembiuli, ecc.devono essere puliti e possibilmente di colore chiaro.<br />
<br />
Gli indumenti vanno separati dall’abbigliamento quotidiano e dagli effetti personali e utilizzati solo nell’ambiente di lavoro. Per questo è utile un armadietto.<br />
<br />
La<b> toque blanche, o toque da cuoco</b>, ovvero il tipico cappello da cuoco, è obbligatorio e deve essere indossato in modo da contenere tutta la capigliatura.<br />
Quando c'è bisogno di indossare guanti, questi devono essere monouso.<br />
<br />
Durante la preparazione dei cibi è d'obbligo eliminare orologi, anelli, bracciali, orecchini, collane ecc. che rappresentano un pericolo per lo sviluppo di microrganismi e potrebbero ricadere come corpi estranei negli alimenti.<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ultimo cenno alle <b>calzature</b> che devono essere, ma questo per motivi legati alla <b>sicurezza</b>, della <b>tipologia S1,</b> ovvero chiuse, dotate di suola antisdrucciolo e con punta rinforzata.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.west-rose.it/" imageanchor="1" rel="nofollow" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqHDJGEaua4A92oB0TQ-VM7BikEMv5kcnUqgZAZrPlS25U_COAFM15398hqXNZMK7yb22xK8vM2sMQ71Gz74ArQ1sOQltGFkpkw32OsxFMpupHXvTdiclCEk-0hV6w8UUPX2ofTc6cKIVN/s1600/chef-abiti-lavoro-giacca.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Nulla si improvvida dunque: perché la prima necessità di un alimento è la sua salute per chi lo mangia: è questo che guida le scelte in cucina, anche nella scelta dell'abbigliamento più adatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se poi volete <b>grembiuli, davantini, cappelli, bandane, zoccoli, mocassini, giacche cuoco, casacche cucina, pantaloni, o giacche chef ricamati con nome, o la divisa chef personalizzata,</b> potete rivolgervi allo staff di West Rose. Tutti gli abiti da lavoro proposti da questa ditta seria sono selezionati in modo da garantire la qualità delle materie prime utilizzate e cuciture robuste e durature, sia nelle decorazioni aggiuntive, sia nelle cuciture che compongono l’abito selezionato.</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-16535478936573855602019-09-03T10:09:00.002+02:002019-09-03T10:09:57.401+02:00PARMIGIANO REGGIANO: IL CONSORZIO È MAIN PARTNER DI SETTEMBRE GASTRONOMICO - UN MESE DI EVENTI ALLA SCOPERTA DELLA DOP<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A Parma, dal 1 al 29 settembre, tante iniziative ed eventi legate al tema del cibo e del territorio. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano proporrà degustazioni, visite in caseificio, talk show sulla biodiversità e percorsi gastronomici per evidenziare le distintività del Re dei Formaggi. Grande overture martedì 3 settembre con la spettacolare Cena dei Mille.</div>
<br /><br /><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQSxllkw4y_Mi1jiz2ejGZpYhUcjlKvptcg5W3sB3POmRNxbk-PLioP8XTXKV6MHtRlj_6HmXIWDQ0Lw2hCFEpl9j9y8-Xi0CE2Bw-xmnNtGx_B1C0IsAz6L_qvcMzXKhLlUc5Bt5iVvm/s1600/Parmigiano_Reggiano.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="750" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgbQSxllkw4y_Mi1jiz2ejGZpYhUcjlKvptcg5W3sB3POmRNxbk-PLioP8XTXKV6MHtRlj_6HmXIWDQ0Lw2hCFEpl9j9y8-Xi0CE2Bw-xmnNtGx_B1C0IsAz6L_qvcMzXKhLlUc5Bt5iVvm/s1600/Parmigiano_Reggiano.png" /></a><br /><br />Reggio Emilia, 27 agosto 2019 – Dal 1 al 29 settembre, il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà impegnato in qualità di main partner nelle attività di Settembre Gastronomico. Per un intero mese, Parma, indiscussa capitale italiana della Food Valley e UNESCO Creative City of Gastronomy, ospiterà una serie di iniziative ed eventi accomunati dal un filo conduttore ben preciso: il cibo.<br /><br />Il legame tra Parmigiano Reggiano e Settembre Gastronomico è duplice: da una parte il tema dell’alta gastronomia e delle eccellenze Made in Parma, di cui la DOP è ambasciatrice nel mondo, e poi il fattore geografico dal momento che la città ducale rappresenta una delle cinque province che compongono l’area di origine del Re dei Formaggi (le altre sono Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po). Parma è inoltre la provincia in cui nel 2018 sono state prodotte più forme, ben 1.286.392.<br /><br />Settembre Gastronomico sarà pertanto l’occasione per mettere in evidenza le caratteristiche del Parmigiano Reggiano e la sua biodiversità con focus sulle diverse razze di bovine, talk show, percorsi gastronomici e visite in caseificio per scoprire le distintività della prima DOP italiana per valore alla produzione.<br /><br />La grande overture sarà martedì 3 settembre con la spettacolare Cena dei Mille - che trasforma il centro storico di Parma in un ristorante gourmet sotto le stelle con una tavolata di 500 mt per 1000 ospiti. Il Parmigiano Reggiano sarà, insieme ad altri prodotti simbolo del territorio, l’ingrediente principe del menu elaborato dagli chef di Parma Quality Restaurants, con il prezioso aiuto di ChefToChef Emilia-Romagna Cuochi. Il dessert sarà firmato dalla guest star Norbert Niederkofler.<div>
<br />Nelle giornate di mercoledì 25, giovedì 26 a sabato 28 settembre, alle ore 18:30, il Consorzio sarà nello spazio Bistrò sotto i Portici del Grano per parlare di biodiversità rispettivamente con Caseificio Santa Rita Bio, Caseificio Gennari e Caseificio Val d’Enza. Al termine dei mini-talk ci saranno degustazioni di Parmigiano Reggiano in abbinamento con pere modenesi e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP (mercoledì 25), ai vini dell’Azienda Agricola Palazzo (giovedì 26) e ai mieli e alle conserve dell’azienda agricola Il Bafardel (sabato 28).<br /><br />Settembre Gastronomico sarà anche l’occasione per andare alla scoperta della filiera del Parmigiano Reggiano, con l’opportunità di visitare i caseifici e gustare un pranzo a base di prodotti tipici del territorio (costo da € 25 a € 30): lunedì 23 settembre al Caseificio Ugolotti, martedì 24 al Caseificio Santo Stefano, venerdì 27 al Caseificio Iris e domenica 29 settembre al caseificio CiaoLatte. Per info e prenotazioni: IAT di Parma, tel. 800977925.<br /><br />Sarà inoltre possibile effettuare visite guidate nei sette Musei del Cibo della Provincia di Parma, incluso quello di Soragna dedicato al Parmigiano Reggiano.<br /><br />Il programma completo di Settembre Gastronomico è disponibile su: <br /><a href="http://www.parmacityofgastronomy.it/settembre-gastronomico/" rel="nofollow" target="_blank">www.parmacityofgastronomy.it/settembre-gastronomico/</a> <div>
<span style="-webkit-font-kerning: none; -webkit-text-stroke-color: rgb(0, 0, 0); color: black;"><br /></span></div>
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-73585288990823746912019-08-28T23:28:00.001+02:002019-08-28T23:28:12.018+02:00PARMIGIANO REGGIANO: IL CONSORZIO SARÀ PROTAGONISTA A IDENTITÀ D’ORIGINE DI FICO EATALY WORLD<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La kermesse sulle Indicazioni Geografiche italiane ed europee andrà in scena dal 30 agosto al primo settembre. Il Consorzio sarà presente con iniziative legate al tema della lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding. Bertinelli: “Pochi giorni fa abbiamo depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWfcmDjjEt3wVoZd-ZSWT_-f-rJNxf4cwbCCfiiSeQAgSrsryemvF3qNypEk-EeiKmsXZtoFYNc5haqF3R9ZNvwJgSeUnJgWqlCAdNmn8vgu3G25B0A5dU64beo-0pgmjQTtGARrIVBQE9/s1600/2.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="424" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgWfcmDjjEt3wVoZd-ZSWT_-f-rJNxf4cwbCCfiiSeQAgSrsryemvF3qNypEk-EeiKmsXZtoFYNc5haqF3R9ZNvwJgSeUnJgWqlCAdNmn8vgu3G25B0A5dU64beo-0pgmjQTtGARrIVBQE9/s640/2.jpeg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Nicola Bertinelli</td></tr>
</tbody></table>
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<div style="text-align: justify;">
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<div style="font-family: inherit; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Reggio Emilia, 28 agosto 2019 – Dal 30 agosto al primo settembre il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà tra i protagonisti di “Identità d’Origine. Dop e Igp dall’Italia e dall’Europa” a FICO Eataly World di Bologna: un incontro internazionale e tre giorni di rassegna-mercato, degustazioni ed eventi sulle specialità Dop e Igp, per conoscere e degustare le eccellenze dell’enogastronomia italiana ed europea. </span></div>
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<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Identità d’origine” si terrà nel cuore dell’Emilia-Romagna, la regione che con 44 specialità detiene il record mondiale delle certificazioni Dop e Igp di prodotti agroalimentari, come appunto il Parmigiano Reggiano. Bologna – ma solo nella parte della provincia alla sinistra del fiume Reno - è inoltre una delle cinque province italiane in cui è possibile produrre il Parmigiano Reggiano, insieme a Parma, Reggio Emilia, Modena e Mantova alla destra del fiume Po.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le attività del Consorzio a “Identità d’Origine” inizieranno venerdì 30 agosto con un progetto legato al tema della lotta alla contraffazione e al fenomeno dell’Italian Sounding: nello Spazio Forme di FICO, dalle ore 13.15, sarà allestita una mostra di prodotti contraffatti e di altri che usano illecitamente la denominazione Parmigiano Reggiano.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
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<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Prosegue la lotta globale del Consorzio contro l’uso illegittimo del termine ‘parmesan’ – ha affermato il presidente Nicola Bertinelli - È di pochi giorni fa la notizia che il Consorzio ha depositato il ricorso contro la multinazionale Kraft Foods Group Brands LLC che sta tentando di ottenere la registrazione del ‘KRAFT PARMESAN CHEESE’ come marchio ufficiale in Nuova Zelanda”.</span></div>
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<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Il Consorzio del Parmigiano Reggiano – ha continuato Bertinelli - da oltre 20 anni ha registrato il marchio del Re dei formaggi in Nuova Zelanda e con questa azione punta a tutelare l’interesse dei produttori della Dop dal tentativo di registrazione che sarebbe contro la legge, e dannoso per i consumatori neozelandesi e per i produttori italiani”.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, ha poi aggiunto: “Saremo sempre in prima linea sia nelle fasi negoziali degli accordi internazionali, sia nell’esercizio delle funzioni di tutela per difendere un diritto di trasparenza che riteniamo sacrosanto per i consumatori di tutto il mondo. Per i caseifici del Parmigiano Reggiano non è facile confrontarsi con multinazionali da oltre 20 miliardi di euro, il Consorzio è e sarà sempre dalla parte di Davide nella lotta con i giganti”.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nel pomeriggio di venerdì 30 agosto, il dottor Alberto Pecorari dei Servizi Istituzionali del Consorzio Parmigiano Reggiano sarà a disposizione del pubblico presso lo Spazio Forme di FICO per approfondimenti sul tema della contraffazione e dell’Italian Sounding e per illustrare l’impegno del Consorzio nella lotta a questi fenomeni.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea sia di 2 miliardi di euro, circa 200mila tonnellate di prodotto, ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato. Solo nel 2018 sono state svolte più di 850 ispezioni presso punti vendita distribuiti in 61 città di 27 paesi. Oltre ai controlli ‘on site’ e ‘on line’, il Consorzio sta lavorando per ottenere all’estero lo stesso riconoscimento e le stesse tutele che il sistema delle Dop garantisce all’interno dell’Unione Europea”, ha concluso il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gli appuntamenti a “Identità d’origine” proseguono nella giornata di sabato 31 agosto, quando alle ore 12.15 si parlerà di Parmigiano Reggiano Prodotto di Montagna. Claudio Guidetti, segretario della sezione di Modena e Bologna, racconterà al pubblico dello spazio Arena di FICO tutti i segreti che rendono unico questo formaggio: i foraggi, gli allevamenti, il lavoro e la passione delle persone che rendono così speciale il legame tra il Re dei Formaggi e il territorio di montagna. Al termine della presentazione saranno aperte due forme due forme di 24 e 40 mesi del caseificio Casola (MO) con degustazione finale.</span></div>
</span><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sabato 31 agosto e domenica primo settembre, nella ciclabile adiacente allo spazio Arena, sarà allestito il “Mercato dei produttori e dei luoghi di produzione”. Il Consorzio sarà presente con uno stand gestito da Spazio Forme dove sarà possibile acquistare diverse stagionature e biodiversità di Parmigiano Re</span>ggiano.</div>
</span><br /></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-53919165253320960442019-08-28T23:09:00.001+02:002019-08-28T23:09:33.129+02:00IL FORMAGGIO DEL MEDITERRANEO <div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOAI_eJ_VlTeEST0TtSMVMb2dRaF-iMDO3h2Oq5QL0K6W3CadbMukhou8FgAG0J_xld76ocVuL_IjleQB4vrfjZ36GHk-V_YU1T9JgFm005AhVisqDkPauRBpT-WbxNffmvgUjbnCXmp_M/s1600/Torta+del+Casar.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOAI_eJ_VlTeEST0TtSMVMb2dRaF-iMDO3h2Oq5QL0K6W3CadbMukhou8FgAG0J_xld76ocVuL_IjleQB4vrfjZ36GHk-V_YU1T9JgFm005AhVisqDkPauRBpT-WbxNffmvgUjbnCXmp_M/s1600/Torta+del+Casar.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Torta del Casar</td></tr>
</tbody></table>
</div>
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<div style="text-align: justify;">
L’Università Politecnica delle Marche sta coordinando in Italia il progetto per la valorizzazione dei formaggi mediterranei locali che vede insieme Italia, Spagna, Grecia e Tunisia. </div>
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Il progetto europeo si chiama <b>“Veggie Med Cheeses”</b> e vede fra i partecipanti il CREA il principale <b>Ente di ricerca italiano </b>dedicato alle filiere agroalimentari con il Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione, la Spagna con l’Universidad Catolica San Antonio de Murcia, la Grecia con l’Hellenic Agricultural Organization - DEMETER e la Tunisia con l’Institute of Agronomy of Chott-Mariem Sousse University. </div>
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<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTj1LXQ6ZDwNPfJBgwa9h61SJBXL-EygNQr8KzFYDD7j_8DvHB6VNWDgFAdRrAjpS1WngMw-r0wuSX-34mNpmUX8Osu6ApHjBq-u4M7bxF2CXEkZqtGitwkW76ceGEgeUmVhBWG-710XDF/s1600/unnamed-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTj1LXQ6ZDwNPfJBgwa9h61SJBXL-EygNQr8KzFYDD7j_8DvHB6VNWDgFAdRrAjpS1WngMw-r0wuSX-34mNpmUX8Osu6ApHjBq-u4M7bxF2CXEkZqtGitwkW76ceGEgeUmVhBWG-710XDF/s320/unnamed-2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Feta</td></tr>
</tbody></table>
Nelle aree del Mediterraneo occidentale e meridionale, piante erbacee perenni, comunemente indicate come cardi, sono state usate fin dall'antichità come agenti coagulanti nella produzione di formaggi tradizionali a base di latte di pecora o di capra.<br />
<br />
Anche se questi formaggi sono molto apprezzati dai consumatori per il loro sapore inconfondibile, la produzione è spesso un evento occasionale poiché la disponibilità dei cardi spontanei è limitata e dipendente in gran parte da variazioni stagionali.<br />
<br />
Il progetto Veggie Med Cheeses intende valorizzare questi formaggi locali attraverso un approccio multidisciplinare svolto nei quattro Paesi del bacino del Mediterraneo sopra elencati.<br />
<br />
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis-fzMfC-72TMzea7lhF1n_W1Fkm04p7HpmYPx7XqAA90j9JIHMvsmQ988Pdr0wzLDTm4-GIudXIFLTHoa5zUtdZ5FiBuo27b4y_YLQkio_EN-Hl5xvr4eaT2Ibvl3YmNIGgdPwF2trIl5/s1600/unnamed-3.png" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEis-fzMfC-72TMzea7lhF1n_W1Fkm04p7HpmYPx7XqAA90j9JIHMvsmQ988Pdr0wzLDTm4-GIudXIFLTHoa5zUtdZ5FiBuo27b4y_YLQkio_EN-Hl5xvr4eaT2Ibvl3YmNIGgdPwF2trIl5/s320/unnamed-3.png" width="294" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Caciofiore</td></tr>
</tbody></table>
</div>
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<br /></div>
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La ricerca sarà focalizzata sulla caratterizzazione di alcune specie di cardo (Cynara humilis, Carlina acanthifolia, e Onopordum tauricum) che crescono spontaneamente in questi paesi, così come sulla loro coltivazione sostenibile.<br />
<br />
Gli estratti acquosi ottenuti sia dai cardi spontanei sia dai cardi coltivati saranno caratterizzati per numerose proprietà, incluso il potere coagulante, ed utilizzati per la produzione sperimentale sia di formaggi tradizionalmente ottenuti con caglio da cardo (Caciofiore, per l’Italia e Torta del Casar per la Spagna) sia di formaggi prodotti con caglio animale (Queso de Murcia per la Spagna e Feta per la Grecia). </div>
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<br /></div>
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<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRDPt5TEjjPbJ3XK82kOobFqs79S-RAkWhFUPUicHFky_byZeoA3q4Q4i_tupS-wHPmpxy-7tc5P39oV22rqnSIlJWxzemacAXlhAhkT_oI-rUIewoOLZQPjCVfQXp3nbCCA9RL9kfAw3-/s1600/unnamed.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRDPt5TEjjPbJ3XK82kOobFqs79S-RAkWhFUPUicHFky_byZeoA3q4Q4i_tupS-wHPmpxy-7tc5P39oV22rqnSIlJWxzemacAXlhAhkT_oI-rUIewoOLZQPjCVfQXp3nbCCA9RL9kfAw3-/s400/unnamed.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #606060; font-family: "helvetica"; font-size: 12.5px; text-align: left;">Onopordum tauricum</span></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Tutti i formaggi sperimentali saranno caratterizzati dal punto di vista chimico, fisico, microbiologico, nutrizionale e sensoriale, anche al fine di individuare nuovi marcatori utili per dimostrare qualità e autenticità dei formaggi in studio. </div>
</div>
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Il Progetto PRIMA 2018 VEGGIE-MED-CHEESES “Valorisation of thistle-curdled CHEESES in MEDiterranean marginal areas“ è partito con il kick off meeting tenutosi ad Ancona il 24 maggio 2019 (vedi foto di gruppo) ed è vincitore del bando PRIMA 2018 per il settore “agro food value chain” con un finanziamento di 990mila euro.<br />
<br />
<a href="https://primaobservatory.unisi.it/it/homepage">https://primaobservatory.unisi.it/it/homepage</a></div>
</div>
<div>
<br />
<br />
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<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm1ZMDJLuxMbA8I8H0kofz5JnxuDtEMKinfHTACCm1EkdWv9Qc54-MT-OwMi98HEvm8h19IDCYXSe6efaew__OOS0sBRL020SCHqkDPzMMlFEWc3G4S5jdiIX8NPNHqJj9NY8vq8L0c-01/s1600/gruppo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm1ZMDJLuxMbA8I8H0kofz5JnxuDtEMKinfHTACCm1EkdWv9Qc54-MT-OwMi98HEvm8h19IDCYXSe6efaew__OOS0sBRL020SCHqkDPzMMlFEWc3G4S5jdiIX8NPNHqJj9NY8vq8L0c-01/s1600/gruppo.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="background-color: white; color: #606060; font-family: "helvetica"; font-size: 12.5px; text-align: left;">FOTO DI GRUPPO KICK-OFF MEETING</span></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-59307986510814934482019-08-17T09:35:00.001+02:002019-08-18T08:30:57.671+02:00L'ULIVO MAESTRO DI VITA<div style="text-align: justify;">
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBP-mXR-LdU4vBaG7GzgL47mZHfxy_nQLHGS9son0CxenRJlCR2CKYUWIe_27y2osmIRD56O-GbbqotXssiJeRpFnIL2gkVGP9CHsNpwIdS6jZhiIMH5QIimu7NiR7AxgOHwyxzrDzKhI1/s1600/IMG_1898.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBP-mXR-LdU4vBaG7GzgL47mZHfxy_nQLHGS9son0CxenRJlCR2CKYUWIe_27y2osmIRD56O-GbbqotXssiJeRpFnIL2gkVGP9CHsNpwIdS6jZhiIMH5QIimu7NiR7AxgOHwyxzrDzKhI1/s640/IMG_1898.jpg" width="480" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
L'ulivo maestro di vita e anche fonte dell'oro liquido: l'olio.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si racconta che la pianta della vite quando si trova in uno stato di<span class="apple-converted-space"> </span><strong>sofferenza</strong>, tende a fornire tutto il<span class="apple-converted-space"> </span><strong>nutrimento</strong><span class="apple-converted-space"> </span> agli acini,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>sacrificando</strong><span class="apple-converted-space"> </span>la propria esistenza. Il vino di quell'annata è eccellente ma la vite<span class="apple-converted-space"> </span><strong>muore</strong><span class="apple-converted-space"> </span>e non può più produrne.</div>
<div style="text-align: justify;">
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<div style="text-align: justify;">
L'Ulivo, invece, ha<span class="apple-converted-space"> </span><strong>un atteggiamento opposto. </strong><span class="apple-converted-space"> </span>In caso di sofferenza,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>non alimenta</strong><span class="apple-converted-space"> </span>più i frutti che, così, avvizziscono mentre l'albero<span class="apple-converted-space"> </span><strong>sopravvive</strong><span class="apple-converted-space"> </span>e gli anni successivi è pronto a produrre nuove olive.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi chiedo chi <strong>sia più saggio </strong>se la vite che sacrifica se stessa per un unico raccolto oppure l'ulivo che salvaguardando la matrice a scapito di una annata, ne garantisce molte future?<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La vite appare <strong>altruista e generosa</strong><span class="apple-converted-space"> </span>mentre assolutamente<span class="apple-converted-space"> </span><strong>egoista</strong><span class="apple-converted-space"> </span>l'ulivo.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Può il<span class="apple-converted-space"> </span><strong>sacrificare se stessi</strong><span class="apple-converted-space"> </span>fino all'<strong>annullamento</strong><span class="apple-converted-space"> </span>rappresentare un modello da seguire? É forse migliore il<span class="apple-converted-space"><b> </b></span><strong>sano</strong><span class="apple-converted-space"> </span>"egoismo" dell'ulivo che, mettendo<span class="apple-converted-space"> </span><strong>se stesso al centro</strong>, garantisce la produzione per il futuro?<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il "<strong>sano egoismo</strong>" è un argomento delicato che ci tocca tutti da vicino e che, spesso, non sappiamo gestire. Soprattutto perché, un<span class="apple-converted-space"> </span><strong>amore rivolto a noi stessi non è egoismo</strong>. Gli<span class="apple-converted-space"> </span><strong>egoisti</strong>, infatti,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>non si amano</strong><span class="apple-converted-space"> </span>per niente.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ulivo insegna una profonda verità. Per aiutare gli altri (in questo caso una produzione longeva) occorre, prima, i<strong>mparare ad aiutare se</strong><span class="apple-converted-space"> </span>stessi, <strong>ascoltarsi attentamente</strong>,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>sentire i propri bisogni e soddisfarli</strong>.<br />
<br />
Avere il<span class="apple-converted-space"> </span><strong>coraggio</strong><span class="apple-converted-space"> </span>di dire<span class="apple-converted-space"> </span><strong>stop</strong><span class="apple-converted-space"> </span>quando qualcosa diventa<span class="apple-converted-space"> </span><strong>deleterio</strong><span class="apple-converted-space"> </span>per noi o quando, chi ci circonda,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>succhia</strong><span class="apple-converted-space"> </span>in modo "vampiresco" le nostre energie. Occorre allora, come l'ulivo,<span class="apple-converted-space"> </span><strong>ritirare il nutrimento</strong><span class="apple-converted-space"> </span>e<span class="apple-converted-space"> </span><strong>rivolgerlo </strong><span class="apple-converted-space"> </span>a noi stessi in un atto di profondo<span class="apple-converted-space"> </span><strong>accudimento</strong>.<br />
<br /></div>
<h2 style="text-align: justify;">
L'ulivo e l'oro liquido.</h2>
<div style="text-align: justify;">
Quando ci si prende <strong>cura </strong>di se stessi, si ottengo <strong>frutti </strong>meravigliosi.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Così da una pianta saggia, come l'ulivo, si ottiene il condimento migliore che si possa immaginare e anche il più salutare.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'olio d'oliva, detto non a caso l'oro liquido, per le grandi proprietà benefiche è un alimento unico cui difficilmente riusciamo a rinunciare.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Come si sceglie, però, un "olio di qualità"?, quali sono le <strong>differenze </strong>tra un olio e l'altro, da cosa sono date? Esiste una classificazione?</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Al contrario dei vini, dove le informazioni circolano abbondanti, per gli oli, l'unica cosa molto chiara è la distinzione tra Olio di Semi e quello di Oliva e che tra quest'ultimi l'olio extravergine è di maggiore qualità (anche se cosa voglia dire esattamente non è chiaro al consumatore).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una delle prime cose da ricordare è che il risultato finale è condizionato fortemente dalla varietà detta <strong>Cultivar </strong>dal <strong>Territorio ( </strong>ciò che per il vino rappresenta il vitigno e il terroir<strong>).</strong> Una <strong>monovarietale</strong>, quindi un olio in <strong>purezza, </strong>autoctona (richiamo alle origini, territorio pertanto) risulta essere molto <strong>più interessante </strong>di un cosiddetto blend, cioè di più specie mescolate.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’Italia è la nazione con il maggior numero di varietà di olive da olio al mondo: <strong>un patrimonio </strong>inestimabile, di cui andare fieri …spesso poco conosciuto e sottovalutato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ben <strong>538 varietà autoctone </strong>(le famose cultivar) e ogni <strong>cultivar </strong>ha caratteristiche che la rendono unica: una storia, un territorio, una resa, un periodo di maturazione, una capacità di resistere agli agenti esterni …E <strong>un olio con </strong><b>caratteristiche gustative ed olfattive uniche.</b></div>
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<b><br /></b></div>
<h2 style="text-align: justify;">
Chiudete gli occhi e SENTITE</h2>
<div style="text-align: justify;">
Il gusto di un olio extravergine deve essere quanto più simile all’essenza del suo frutto, perché si tratta di una vera e propria <strong>“spremuta”</strong>. Un sapore leggermente amaro o piccante è proprio una sua caratteristica positiva e non il contrario.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’olio extravergine d’oliva per essere considerato un olio di buona qualità deve lasciare in bocca – dopo il suo assaggio -almeno una nota <strong>amara</strong>, quasi <strong>piccante </strong>e a seconda di quale nota spicchi è più adatto ad un piatto rispetto ad un altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pertanto, la scelta di un olio, una volta che ci si è orientati sull'extravergine e sulla monovarietà, è puramente personale. Occorre assaggiarli e decidere se preferiamo sentire più a lungo la nota amara o quella piccante. O se preferiamo il fruttato.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per esempio il cultivar <strong>INTOSSO </strong>dell'Abruzzo, presenta le tre note, amaro, piccante e fruttato, molto accentuate ed è eccellente per le minestre di cereali e legumi.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il <strong>LECCINO </strong>toscano, ha le caratteristiche opposte ed è perfetto per il pinzimonio e la pappa al pomodoro.</div>
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<br /></div>
<h2 style="text-align: justify;">
<strong>Proprietà dell'OLIO extra vergine D'OLIVA.</strong></h2>
<div style="text-align: justify;">
L’<strong>oro liquido</strong> è composto per la maggior parte da lipidi, i quali sono ricchi di acidi grassi, in particolare di acido oleico monoinsaturo che lo rende un alimento adatto per la frittura e per la conservazione di prodotti sott’olio, oltre che un vero e proprio toccasana per la salute.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo possiamo considerare tra gli <strong>ALIMENTI AMICI, </strong>per quella presenza <strong>di acidi grassi vegetali monoinsaturi </strong> e per le vitamine e beta-carotene con funzioni antiossidanti per tutto l'organismo a vantaggio di tessuti e cellule, in particolare del l<strong>oro stato di salute e invecchiamento.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><br /></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
Da un punto di vista nutrizionale, abbiamo già visto che <strong>l<a href="http://www.gravita-zero.it/i-grassi-non-fanno-ingrassare-le-verita-nascoste/">'olio non influisce sull'insulina e quindi non attiva </a>il processo di ingrassamento</strong>. In altre parole, possiamo tranquillamente abbandonare i tre miseri cucchiaini delle diete tradizionali o basate sulle <a href="http://www.centroavalon.it/troppe-calorie/">calorie</a> (che non vanno prese in considerazione) e condire senza paura della famigerata bilancia.</div>
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<br /></div>
<br />
<h1>
RICETTA GOLOSA :Tortino con esplosione di cioccolato</h1>
<strong>Per i cuori di cioccolato: </strong><br />
125 gr di cioccolata fondente<br />
200 gr. di panna liquida<br />
50 gr di burro<br />
6 cl di latte<br />
15 gr di caffè ristretto<br />
<strong>Per il tortino:</strong><br />
125 gr di cioccolato fondente<br />
190 gr di olio evo <strong>monocultivar peranzana </strong>(PUGLIA)<br />
200 gr di zucchero<br />
250 gr di mandorle pelate<br />
5 uova, cacao in polvere<br />
<strong>Procedimento:</strong><br />
<strong>Cuori di cioccolato:</strong><br />
Tritare il cioccolato e fonderlo a bagnomaria con la panna, il burro, il latte e il caffè. Mescolare bene e versare il preparato in forme da 40 mm di diametro e 35 mm di altezza. Lasciarlo nel congelatore per un giorno.<br />
<strong>Tortino:</strong><br />
Tritare le mandorle a farne una farina, in una terrina mettere il cioccolato grattugiato, aggiungere l'olio evo, lo zucchero, i tuorli e mescolare tutto delicatamente, incorporando la farina di mandorle.<br />
Montare a neve gli albumi e unirvi l'impasto amalgamandolo delicatamente. Suddividere il composto in 8/9 stampini (imburrati e spolverati con cacao in polvere).<br />
Affogarvi il cuore di cioccolato precedentemente preparato e riporre tutto in freezer velocemente.<br />
20 minuti prima di servirli, dal freezer passarli al forno caldo a 180° per 19 minuti. Tirarli fuori dal forno, farli raffreddare per 2 minuti e servirli con un goccio di olio Peranzana.<br />
<br />
Questo articolo è apparso su <a href="http://www.centroavalon.it/lulivo-maestro-di-vita">Avalon Giornale</a> - Cronache di un libero pensiero-Sabrinadefedericishttp://www.blogger.com/profile/11018022786927868956noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-62267691538483115032019-08-13T12:55:00.005+02:002019-08-13T13:00:51.845+02:00LA CARNE INIZIA A BATTERE IN RITIRATA <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii-EPHyt_1-DKq__ibLtBGzEZe-puCHGpBB-8EGjWm02Nk0FFofLyE481u1MFRLT-LDAqxMZUdM-aYVhOIuGyxvXwnySA-BmuatiNoMgQfx948_HP-KvIfYKYK3y6OaBxOnDC_DA5RDFTQ/s1600/diet-4364283_1280.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEii-EPHyt_1-DKq__ibLtBGzEZe-puCHGpBB-8EGjWm02Nk0FFofLyE481u1MFRLT-LDAqxMZUdM-aYVhOIuGyxvXwnySA-BmuatiNoMgQfx948_HP-KvIfYKYK3y6OaBxOnDC_DA5RDFTQ/s640/diet-4364283_1280.jpg" width="750" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Foto pixabay </td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: inherit;"></span>
Con l'aspetto, la consistenza, l'odore e - secondo molti amanti irriducibili della carne - il sapore di un autentico hamburger a base di carne bovina, Impossible Foods è l'icona dell'ascesa dei cibi vegetali in alternativa a quelli a base di carne. Più che semplici tortini di lenticchie, gli hamburger dell'azienda americana sono realizzati con un ingrediente magico chiamato eme che li fa "sanguinare" proprio come l'originale.
<br />
<br />
<div style="color: #222222;">
<div style="break-after: avoid-page; font-weight: bold; margin: 0in 0in 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXJGMjNWPPEvfrPa0BqqbsokhMMCL2UaweDTrmE4hIdhxNwKkHJwIyslxeS60U5xJA7qnJjrasez3M3yJV-ru9Gyxl7i220KNhwtva-p6nvLD68wBPfPcsHXyRWkVzwSFGoPoeCggETztB/s1600/Darcy+Simonis.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXJGMjNWPPEvfrPa0BqqbsokhMMCL2UaweDTrmE4hIdhxNwKkHJwIyslxeS60U5xJA7qnJjrasez3M3yJV-ru9Gyxl7i220KNhwtva-p6nvLD68wBPfPcsHXyRWkVzwSFGoPoeCggETztB/s400/Darcy+Simonis.jpg" width="265" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b style="color: #222222; text-align: justify;">Darcy Simonis</b></td></tr>
</tbody></table>
<span style="font-family: inherit;">Vista la crescente diffusione delle diete senza carne, come possono i produttori tenere il passo? <b>Darcy Simonis</b>, Industry Network Leader per il <a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d%3DqFPQb4Wbz9Wq0QLm9OJthzL15fv1yAzT52j66iLKOGVY2S-fKq9lVVEY_v6Zo_DwnY_f8BY-30cTJ4_vg-6rFm82u84tR-FQeXPmYqar2wVePxTrFf0zH4BuVGNhN7LgNI_G3wzgn-jgc6R12Ai-IBL5OIiYtMpnRTd9NwgGPntfEkW9qnQVjwEkl_XbXaLbcnQ5OCPEu2nBRtlHSG7-O7CG6RnRk_vYzjRGPYxaYWb70&source=gmail&ust=1565779891189000&usg=AFQjCNHdAqiSRICI6yWSiwoIYVnt-21e-g" href="http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d=qFPQb4Wbz9Wq0QLm9OJthzL15fv1yAzT52j66iLKOGVY2S-fKq9lVVEY_v6Zo_DwnY_f8BY-30cTJ4_vg-6rFm82u84tR-FQeXPmYqar2wVePxTrFf0zH4BuVGNhN7LgNI_G3wzgn-jgc6R12Ai-IBL5OIiYtMpnRTd9NwgGPntfEkW9qnQVjwEkl_XbXaLbcnQ5OCPEu2nBRtlHSG7-O7CG6RnRk_vYzjRGPYxaYWb70" rel="nofollow" style="color: #1155cc;" target="_blank">segmento Food and Beverage di ABB</a>, ci offre alcune spiegazioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">"L'unico consumatore a cui teniamo è l'amante irriducibile della carne" - una dichiarazione coraggiosa, soprattutto perché è il mantra di Pat Brown, vegano da sempre e fondatore di Impossible Foods, non il CEO di una catena di fast food. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: inherit;">Il boom vegetale</span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sono finiti i tempi in cui il veganismo era considerato poco più che una moda. Che si tratti di motivi di salute, di preoccupazioni ambientali o di benessere degli animali, in tutto il mondo le persone si stanno allontanando dalla carne.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E l'industria presta molta attenzione a questa tendenza. L'industria alimentare per la produzione di cibi vegetali sta vivendo un momento di grande successo, con un aumento delle vendite del 20% nel 2019. Nel Regno Unito, ad esempio, prodotti quali <a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d%3DsnWJcdFzrNo50fBTF5bOCoZdHZMr9VMKZk9Hc_CH-QpNhxIfqP7ZPqUEJHPcspLt6Zu12DEvdPWQgnPP2PgQdI8Iayyoqy8e0EAeN2-N5KNLUrFBr1VUNHS7muzJdHejhewgKv3_QJHCVw2P0tot5yE1&source=gmail&ust=1565779891189000&usg=AFQjCNHzIwr0daqQyk91SvVfr4ufVwGTAQ" href="http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d=snWJcdFzrNo50fBTF5bOCoZdHZMr9VMKZk9Hc_CH-QpNhxIfqP7ZPqUEJHPcspLt6Zu12DEvdPWQgnPP2PgQdI8Iayyoqy8e0EAeN2-N5KNLUrFBr1VUNHS7muzJdHejhewgKv3_QJHCVw2P0tot5yE1" rel="nofollow" style="color: #1155cc;" target="_blank">il tanto pubblicizzato "vegan sausage roll", la salsiccia vegana di Gregg</a>, hanno sollevato un forte interesse per gli alimenti che imitano la carne, e il mercato dei cibi vegetali ha raggiunto 443 milioni di sterline (480 milioni di Euro) nel 2018.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: inherit;">Vegano?</span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La Vegan Society concede ai produttori il permesso di apporre il proprio marchio sui prodotti che ha recensito e certificato. Tuttavia, ciò non garantisce la totale assenza di prodotti di origine animale. Anche se il logo dimostra che il prodotto è stato realizzato senza l'uso deliberato di ingredienti di origine animale, la società mette comunque l'indicazione precauzionale che potrebbe contenere ingredienti come latte e uova.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">I prodotti vegani non possono essere considerati veramente tali in presenza di queste dichiarazioni relative a latte e uova. Ciò perché il riferimento all'assenza di prodotti di origine animale non garantisce che i prodotti siano stati realizzati in un ambiente controllato e progettato specificamente per prevenire la contaminazione crociata e il rischio di allergeni. Il nocciolo della questione è che quello che viene presentato come vegano potrebbe non essere una certezza assoluta per chi soffre di allergie e intolleranze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tuttavia, il veganismo è spesso considerato più di un requisito dietetico. Molti lo ritengono una scelta etica e i produttori devono rispettare lo stile di vita dei loro consumatori e garantire prodotti conformi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong><span style="font-family: inherit;">Tracciabilità</span></strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per poter rispondere alla tendenza "niente carne" occorre mettere in campo sistemi di gestione affidabili. Chi produce prodotti vegani deve prendere tutte le precauzioni possibili per ridurre il rischio di contaminazione crociata con ingredienti di origine animale. Per ottenere questa sicurezza, è essenziale che esista un registro di tracciabilità.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Supponiamo che una catena di hamburger vegan compri le sue "polpette" da un produttore utilizzando la blockchain. Il fornitore usa la blockchain per dichiarare pubblicamente che i suoi hamburger sono vegan-friendly, mentre il ristorante posta sulla blockchain un "contratto intelligente" programmato per identificare i prodotti non vegani.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il produttore espone privatamente la sua lista di ingredienti al contratto intelligente della catena di ristoranti per certificare i suoi ingredienti e garantire che il ristorante possa mantenere la sua promessa di pasti assolutamente vegani. Il ristorante può garantire ai propri clienti che i suoi medaglioni soddisfano le loro esigenze, e il produttore può garantire solidi rapporti commerciali dimostrando di mantenere le sue promesse.</span><br />
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La suite <a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d%3D9HkzbtOg_gZprAxQeLUcqRSIzLuoMS1pw01Yo0YfUCG2gvlGdIgDNy1adP87qlbCtdQwA43CBVeknnY33MR0W8cijWAlXw8UEXZJivLXHjumd8ywlFWn9uSb8aTZT3C6r8VN6k3TskHTc3atrU9KbczG3O0ohYh19BrHgdIxpWvmQM8srmWyJZk8JZ1oA2vf0RYnyflRFHvT54kDBLfMcg2bH96n10cXHtbJoi9BV3iLYT66Bku5ulopTWHG_KGN9Nvl7-CcY6-IL4ZvHIdtIcY1&source=gmail&ust=1565779891189000&usg=AFQjCNGE4lLTZmUEhlq0Ds9a5QtPQqpq9Q" href="http://tracking.vuelio.co.uk/tracking/click?d=9HkzbtOg_gZprAxQeLUcqRSIzLuoMS1pw01Yo0YfUCG2gvlGdIgDNy1adP87qlbCtdQwA43CBVeknnY33MR0W8cijWAlXw8UEXZJivLXHjumd8ywlFWn9uSb8aTZT3C6r8VN6k3TskHTc3atrU9KbczG3O0ohYh19BrHgdIxpWvmQM8srmWyJZk8JZ1oA2vf0RYnyflRFHvT54kDBLfMcg2bH96n10cXHtbJoi9BV3iLYT66Bku5ulopTWHG_KGN9Nvl7-CcY6-IL4ZvHIdtIcY1" rel="nofollow" style="color: #1155cc;" target="_blank">Manufacturing Operations Management (MOM) di ABB</a> fornisce la spina dorsale per ottimizzare la visibilità e la sincronizzazione dei processi end-to-end, dalla materia prima al prodotto finito. Il software fornisce a chiunque, dagli operatori e ingegneri di produzione, ai responsabili della movimentazione dei materiali e degli impianti, dati in tempo reale sullo stato di un prodotto mentre si sposta lungo la catena di fornitura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Alcune aziende scelgono di imitare le caratteristiche migliori finché non riescono a creare prodotti che sostituiscono quanto meglio possibile quelli di origine animale. Impossible Foods ha anche collaborato con Burger King, e la versione senza carne del suo iconico Whopper burger è destinata ad essere distribuita nei ristoranti di tutti gli Stati Uniti. Dato che molti di noi escludono dalla dieta i prodotti animali, è fondamentale che i produttori si adattino e lavorino a stretto contatto con i loro clienti per sviluppare un processo trasparente, sicuro ed efficiente.</span></div>
<div>
<br /></div>
</div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-72408864773948738202019-08-12T08:00:00.000+02:002019-08-12T08:00:00.463+02:00Fresh + Fast: il cibo sano presentato da Marie Claire<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZgRGx_0PpaqVcEK3Sf6sf1I3mGdRNpeeHT5Wg6nKoyNo-XsWLFvfirky44YFAwM3qH6IP6o7G-kEaGzG5UrTejNt2pMbyarlsbTaK1tWRklvcujJinieChrVpQsxIiujq9ANp_RDit_8/s1600/9788875500740_0_0_0_768_75.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="576" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZgRGx_0PpaqVcEK3Sf6sf1I3mGdRNpeeHT5Wg6nKoyNo-XsWLFvfirky44YFAwM3qH6IP6o7G-kEaGzG5UrTejNt2pMbyarlsbTaK1tWRklvcujJinieChrVpQsxIiujq9ANp_RDit_8/s1600/9788875500740_0_0_0_768_75.jpg" /></a></div>
Propendere verso uno stile di vita sano presuppone un'alimentazione altrettanto salutare. Cibi freschi e nutrienti sono alla base di questo modo di vivere il cibo, ecco perché non dovreste perdervi ogni ricetta che sappia coniugare la semplicità degli ingredienti naturali con un grande stile di abbinamento.<br />
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In quest'ottica Marie Claire propone <i>Fresh + Fast </i>dove il "cibo semplice e deliziosamente sano" viene presentato in 100 ricette rapide e facili da eseguire ma ricche di gusto grazie a ingredienti naturali e freschi. Dai primi piatti al dolce, sarà possibile seguire le stagionalità variando i propri pasti con ricette a base di pesce, carne e verdure di stagione.<br />
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Luxury Books è una casa editrice che si occupa di food & lifestyle, fondata a Milano nel 2003 dalla food-writer Csaba Dalla Zorza. L'offerta include non solo libri illustrati di cucina, ma vuole soffermarsi su un preciso stile di vita, il «luxury living».<br />
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Michele Cranston si occupa di cucina e styling da più di 20 anni. Dopo gli studi di arti visive si rende conto che la sua passione per il cibo non può essere trascurata. Lo stile di Michele testimonia il suo amore per i sapori freschi e genuini, oltre un grande interesse per il colore e la progettazione. Michele è attualmente food editor dell'Australian Womens Weekly. Nel corso della sua carriera ha lavorato come chef in vari ristoranti, ha aperto un acclamato caffè, si è occupata di cucina creativa per una società di produzione alimentare a Londra e, naturalmente, ha scritto di cibo. Con Marie Claire ha pubblicato una decina di libri.Melissa Mercurihttp://www.blogger.com/profile/15890283051864929808noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3742790710385354072.post-62330371899957903652019-08-06T09:06:00.000+02:002019-08-06T09:07:21.795+02:00SLOW FOOD EDITORE ARRIVA IN LIBRERIA CON "LA BOTANICA DELLA BIRRA"<div style="text-align: justify;">
È arrivato il libreria il manuale del perfetto botanico – birraio: si tratta del più vasto compendio in circolazione legato al mondo della Birra, edito da Slow Food e scritto da Giuseppe Caruso.
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKWnZqqD5HDy-5Au3P91Qz6SKC6LburlMBztHUjm_eZoZKmKVCzvRvIhafcALjUHrxUX458HZKSZ0e_5zcTBICPj77gJxxc6KPyqJDsP-e1Rzb9HqiLPMclgf_R68zdNd7nFmdKR_uIbA/s1600/c.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1172" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKWnZqqD5HDy-5Au3P91Qz6SKC6LburlMBztHUjm_eZoZKmKVCzvRvIhafcALjUHrxUX458HZKSZ0e_5zcTBICPj77gJxxc6KPyqJDsP-e1Rzb9HqiLPMclgf_R68zdNd7nFmdKR_uIbA/s400/c.jpg" width="292" /></a>L’opera indaga oltre 500 specie vegetali distinguendole per biochimica, gusto, storia, utilizzo e anche eventuale tossicità.
E’ un volume rigoroso e prezioso che descrive con piglio scientifico le specie vegetali utilizzate per fare la birra attraverso schede e box di approfondimento.<br />
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Troveremo l’Angelica archangelica, utilizzata per le birre speziate come la piemontese Baladin; l’Arbus unedo, utilizzato per le fruit beer, l’intramontabile Avena che accompagna la storia della birra almeno dal 1500 e tantissime altre.<br />
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Ogni scheda fornisce nomenclature e classificazioni, morfologia e distribuzione geografica, il dettaglio su quali parti della pianta vengano utilizzate nella birrificazione, l’eventuale tossicità, la composizione chimica e le possibili applicazioni.<br />
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La botanica della birra è anche un invito alla creazione di un legame forte tra prodotto e territorio operando una scelta etica e funzionale.
Scrive l’autore nella sua introduzione: «Una tendenza emergente è la localizzazione, la riduzione, drastica in alcuni casi, degli ingredienti brassicoli reperiti in luoghi fisicamente distanti dal birrificio.<br />
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A fronte di un’apparentemente infinita disponibilità di prodotti e ingredienti brassicoli, effetto della globalizzazione, c’è chi ritiene di gran lunga più etico, più funzionale e perfino più conveniente utilizzare prodotti locali.»
Il libro si chiude infine con un utilissimo glossario erborista per i non esperti per soddisfare la curiosità di un sempre più vasto pubblico di artigiani della birra casalinga ma anche le esigenze dei professionisti del settore.</div>
Simona Trentinihttp://www.blogger.com/profile/01821912684483636996noreply@blogger.com0