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Dalla Germania la tecnologia che riduce gli sprechi di cibo


Una nuova tecnologia si appresta a migliorare le condizioni del cibo. Fraunhofer, organizzazione tedesca che raccoglie 60 istituti di ricerca applicata, sta sviluppando uno scanner tascabile a raggi infrarossi che permette di determinare la freschezza del cibo. Lo strumento consentirà a consumatori, supermercati e altri addetti del settore alimentare di determinare se un prodotto è andato male e persino il suo grado di maturazione.

Secondo l'associazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, un terzo di tutto il cibo prodotto nel mondo viene sprecato. Si tratta di circa 1,3 miliardi di tonnellate all'anno. Ciò significa che nell'emisfero sviluppato, ogni anno si sprecano 680 miliardi di dollari. Ci sono una serie di ragioni per questo spreco, ma un grande fattore è che i consumatori tendono ad avere problemi nel determinare se un alimento è ancora commestibile. Per combattere questo problema, il ministero bavarese del cibo, ha lanciato 17 iniziative, tra cui proprio lo scanner tascabile Fraunhofer.
Il dispositivo è progettato come soluzione economica per determinare la commestibilità e la durata di conservazione degli alimenti, dalla produzione alla tavola. Lo scanner si basa su un sensore NIR (near-infrared) ad alta precisione che misura la luce riflessa attraverso uno spettro. Confrontando lo spettro di assorbimento dal cibo con quello di un campione noto, il dispositivo può determinare non solo se il cibo è ancora commestibile, ma anche se è contraffatto. È una tecnica già utilizzata nei laboratori, ma l'azienda ne sta riducendo le dimensioni e il costo, senza sacrificarne la funzione.

Attualmente è possibile gestire solo cibi omogenei, il che significa che è possibile analizzare un ortaggio ma non, ad esempio, una pizza con i suoi numerosi condimenti. La speranza è che l'imaging iper-spettrale e gli approcci basati sulla fusione utilizzando immagini a colori, sensori spettrali e altre tecnologie ad alta risoluzione spaziale, possano superare questo problema in futuro.

Un altro aspetto in fase di sviluppo riguarda un algoritmo che consentirà un migliore riconoscimento dei pattern. Finora, il team ha lavorato con pomodori e carne macinata usando tecniche statistiche per abbinare gli spettri NIR al tasso di deterioramento microbico e ad altri parametri chimici, consentendo loro di misurare il numero di germi e la durata di conservazione della carne. Ciò avviene inviando i dati scansionati via Bluetooth a un database cloud per la valutazione. I risultati vengono quindi inviati a un'app mobile per verificare se l'articolo è ancora buono, la durata di conservazione rimanente e suggerimenti su come utilizzare il cibo oltre la data di scadenza. Il team di ricerca crede di poter estendere i testi quest'anno, per vedere cosa pensano i consumatori dello scanner. La tecnologia potrà essere utilizzata anche per applicazioni più ampie, come materie plastiche, lana, tessuti e minerali.

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