“TRA TERRA E LUNA” TORNA IL FASCINO DELLA FIERA INTERNAZIONALE DEL TARTUFO BIANCO D’ALBA
Cultura, territorio, esperienze sensoriali e gastronomiche
dal 6 ottobre al 25 novembre ad Alba (CN)
Ii mesi di ottobre e novembre sono caratterizzati dalla presenza della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba,
l’appuntamento che, con oltre 600 mila presenze, rappresenta l’evento clou per il turismo
enogastronomico d’eccellenza.
Dal 6 ottobre al 25 novembre si rinnova un mistero e il fascino del Tuber magnatum Pico, che solo in queste
zone è diventato il simbolo di un patrimonio di esperienze collettive che unisce la ristorazione, l’ospitalità e
l’autentico modo di vivere italiano.
La ricerca del tartufo è una pratica fondata su basi concretissime composte da indizi naturali, ma anche su
eventi intangibili e non dimostrabili. Per i cercatori di tartufo, ad esempio, la Luna - a cui è dedicata questa
nuova edizione della Fiera - è parte integrante del percorso di cerca: tra le informazioni utili per
determinare quando e dove trovare i tartufi, le fasi lunari scandiscono un tempo preciso.
La stagione di raccolta del Tuber magnatum Pico è cominciata lo scorso 21 settembre e proseguirà fino al
31 gennaio 2019 e - come dichiara il Centro Nazionale Studi Tartufo - si annuncia come un’annata dai tratti
rosei con un trend positivo rispetto agli ultimi due anni. I 700mm di pioggia caduti in media nell’area di
Langhe e Roero (in alcune zone addirittura 900!) sono stati un toccasana per l’ambiente del tartufo
sofferente a causa di una siccità prolungata e l’impegno profuso durante gli ultimi anni nelle attività di
sensibilizzazione per la tutela dell’ambiente tartufigeno pare stia dando i primi frutti.
Una fiera che va oltre la fiera
La forza della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è nell’aver saputo trasformarsi in un evento
che va oltre l’appuntamento gastronomico “tradizionale”, proponendo al visitatore mostre, show cooking,
folclore, manifestazioni di piazza e percorsi esperienziali.
Il connubio tra alta gastronomia e cultura è nuovamente presente con grandi mostre, che spaziano dal
contemporaneo all’arte moderna, progetti di design, ma anche concerti e appuntamenti letterari. Tra
questi, nella Chiesa di San Domenico, la personale di Valerio Berruti “La storia di Nina”, a cura di Arturo
Galansino, che racconta il recente progetto cinematografico dell’artista albese con la colonna sonora di
Ludovico Einaudi. E poi ancora design con “Trace”, lo speciale guanto pensato per lamellare il Tartufo
Bianco d’Alba il cui pattern è stato ideato da Patricia Urquiola e realizzato dall’Ente Fiera Internazionale del
Tartufo Bianco d’Alba insieme al Centro Nazionale Studi Tartufo. L’arte è protagonista con la mostra a cura
della famiglia Ceretto “Lynn Davis & Parti Smith: conspiracy of Word and Image” nel Coro della
Maddalena fino alla grande collettiva “Dal nulla al sogno. Dada e Surrealismo dalla Collezione del Museo
Boijmans Van Beuningen” a cura di Marco Vallora presso la Fondazione Ferrero. La Chiesa di San Giuseppe
dal 6 ottobre al 2 dicembre ospita la mostra “Emilio Vedova dalle collezioni
del Castello di Rivoli museo
d’arte contemporanea”
promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e dal 3 novembre al 2
dicembre la mostra in onore di Romano Levi, maestro della grappa, in occasione del decennale della morte.
Dall’arte si passa alla letteratura con António Lobo Antunes, che terrà una Lectio magistralis venerdì 19
ottobre al Teatro Sociale di Alba in attesa di ritirare, il giorno successivo, il Premio Bottari Lattes Grinzane
2018 (sezione La Quercia).
Il fulcro della Fiera anche quest’anno è il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, aperto ogni sabato
e domenica dal 6 ottobre al 25 novembre (più le aperture straordinarie dell’1 e 2 novembre). Uno spazio
unico dove incontrare i trifolao e farsi incantare da storie fatte di parole, mani e volti, dove celebrare uno
dei prodotti più preziosi della terra e dove acquistare con la sicurezza e la tutela garantiti dal Centro
Nazionale Studi Tartufo.
Ad imporsi all’attenzione dei visitatori in questi ultimi anni l’Alba Truffle Show, lo spazio dedicato agli Show
Cooking, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience®. Tra gli appuntamenti imperdibili che
vi si svolgono i Foodies Moments, dove il Tartufo Bianco d’Alba incontra la cucina d’autore. Guidati da chef
e cuochi stellati provenienti dal territorio di Langhe, Roero e Monferrato e da alcuni dei più prestigiosi
ristoranti italiani, i Foodies Moments sono una vetrina sul gesto creativo che anima le migliori cucine del
Paese nella creazione di piatti in cui il Tartufo Bianco d’Alba è protagonista.
Nell’Anno del Cibo Italiano voluto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dal
Ministero dei Beni Culturali saranno presenti altre Regioni Italiane, come Liguria e Basilicata che, insieme a
Pantelleria, al Lago di Garda a Chieri e alle Creative Cities Unesco, saranno protagoniste degli show
cooking. Un’occasione che permetterà ai visitatori giunti ad Alba da tutto il mondo di compiere un viaggio
tra i sapori che meglio rappresentano il buon vivere italiano.
Il Tuber magnatum Pico è un prodotto spontaneo, delicato e che richiede un ecosistema pressochè
perfetto. Dal punto di vista naturalistico il Tartufo Bianco d’Alba è al centro di un sistema ambientale
complesso, ed essendo la specie del genere Tuber più sensibile alle alterazioni ambientali è anche il primo
elemento a risentire di cambiamenti preoccupanti per tutto il sistema. Da qui si evince l’importanza di
tutelare e monitorare il contesto specifico di crescita e sviluppo del tartufo come mezzo per salvaguardare
il complesso sistema ambientale autoctono del quale fa parte. Da alcuni anni la Fiera del Tartufo Bianco
d’Alba si fa promotrice con l’Associazione per il Centro Nazionale Studi Tartufo di un’attività di ripristino di
tartufaie naturali, di conseguenza ogni servizio a pagamento dal biglietto d’ingresso all’analisi sensoriale
del tartufo, comprenderà una quota destinata al recupero ambientale delle aree tartufigene. Al
ristabilimento delle tartufaie sarà inoltre devoluto il ricavato delle esclusive Ultimate Truffle Dinner (il 25
ottobre e il 22 novembre) in cui vengono proposti inconsueti abbinamenti del Tartufo Bianco d’Alba con
elementi unici della cucina internazionale come le ostriche e il manzo di Kobe. Non manca l’impegno sociale
anche per l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, che giunge quest’anno alla XIX edizione (domenica 11
novembre), il ricavato della battitura sarà donato in beneficenza.
Piazza Risorgimento nel corso della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba diventa lo scenario ideale
del Salotto dei Gusti e dei Profumi, esposizione permanente che celebra le eccellenze del territorio
piemontese e italiano con assaggi, degustazioni, workshop e laboratori didattici.
Proprio alla didattica e ai più piccoli è pensato il padiglione dell’Alba Truffle Bimbi: guidati da esperti
educatori, i bambini e le loro famiglie sono condotti in attività, laboratori e giochi attraverso cui scoprire
natura, territorio, cucina, antiche tradizioni e molto altro.
«Questa edizione, ormai alle porte, della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba è dedicata al tema
“Tra terra e luna” – dichiara la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana
Allena – un argomento estremamente affascinante che sottolinea la rilevanza delle fasi lunari per il
percorso della cerca del tartufo. Ringrazieremo la luna se, come dicono i nostri esperti e i primi esiti della
stagione appena avviata, questa sarà una buona annata per il nostro eccellente Tuber magnatum Pico.
88 è il numero che contraddistingue le edizioni di questa Fiera, 8 sono le settimane di apertura, ma 8 è
anche il numero dell’infinito, come illimitate sono le sfide che ci poniamo quotidianamente. La nostra Fiera
è motivo di viaggio per un pubblico sempre più curioso, internazionale e consapevole: per questa ragione,
negli ultimi anni, abbiamo posto una maggiore attenzione alla nostra proposta intrecciando
l’enogastronomia con l’arte, il design e la musica. Il nostro obiettivo è quello di regalare ai turisti un
percorso a 360° offrendo loro la possibilità di vivere un’esperienza unica nel nostro straordinario territorio,
Patrimonio Unesco. Crediamo fortemente nella peculiarità del Tartufo Bianco d’Alba e rivolgiamo uno
sguardo al cielo con fiducia perché, come diceva Cesare Pavese, alla “Luna bisogna crederci per forza”.»
«Alba oggi è una città aperta, entrata a pieno titolo nel panorama internazionale insieme al territorio di
Langhe e Roero – sottolinea il Sindaco di Alba Maurizio Marello – grazie al riconoscimento Unesco sui
paesaggi vitivinicoli. Lo testimoniano i numerosi turisti che arrivano ogni anno da noi, da circa 40 paesi del
mondo. La notorietà della nostra città ci rende fieri di tutto il lavoro fatto negli anni, da tantissime persone
che hanno operato per il benessere del territorio, fin dal 1929, attraverso la grande invenzione della Fiera
del Tartufo. È nata per mettere in vetrina le eccellenze della nostra zona ed stata storicamente la chiave di
notorietà per Alba. La Fiera ha trasformato Alba aprendola all’esterno. Poi, nel giugno 2014, è arrivato il
riconoscimento Unesco sui paesaggi vitivinicoli che ha dato uno slancio internazionale al territorio, senza
precedenti. Quest’anno sarà la Fiera di Alba Creative City of Gastronomy. Con il secondo riconoscimento
Unesco consegnato alla città a fine ottobre 2017 siamo stati inseriti nel prestigioso network che racchiude
solo 26 città mondiali legate dall’eccellenza gastronomica. Questo ci sta aprendo a nuove relazioni con
altre realtà intercontinentali. In tutto questo, il tartufo è sempre stato il brand di una terra generosa ricca
di tantissimi altri prodotti, con il Tuber magnatum Pico veicolo per tutti gli altri.»
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