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The World Bee Project, la tecnologia cloud vuole salvare le api e il miele


Le api e il miele verranno protetti da una tecnologia cloud. A spiegare il progetto durante l’evento Startup Italia Open Summit, è stata Oracle, che con il “World Bee Project”, vuole seguire un approccio unico per studiare il declino globale delle popolazioni di api da miele nel mondo e aiutare a proteggere questi insetti, preziosi per l’equilibrio dell’ecosistema e gran parte dell’alimentazione umana e animale. 

The World Bee Project utilizza la tecnologia cloud di Oracle per approfondire le conoscenze sulle api da miele, la specie più importante di insetto impollinatore, essenziale per l’agricoltura e per l’ambiente. L'idea è quella di usare una tecnologia basata su cloud. In questo modo si potrà avere, per la prima volta, una visione davvero globale e in tempo reale della salute della popolazione delle api. Ciò sarà particolarmente utile per i ricercatori che potranno ricavare le informazioni necessarie per lavorare con le istituzioni e con gli apicoltori, al fine di ridurre il declino delle api nel mondo.

Il numero degli insetti impollinatori sta infatti declinando a un tasso allarmante, considerando la loro importanza per l'ecosistema. Stando ai dati raccolti, le api sono responsabili dell’impollinazione di piante che producono un terzo della quantità di cibo mondiale, cioè impollinano 70 delle 100 specie di piante che nutrono il 90% della popolazione mondiale. Poiché l’ambiente sta diventando sempre più invivibile è inevitabile il loro declino. Il problema è che si riducono gli habitat con piante da fiore, l’agricoltura si fa sempre più intensiva, il cambiamento climatico avanza, si fa crescente uso di pesticidi. 

“The World Bee Project Hive Network” raccoglie dati da remoto usando una rete di arnie  intelligenti e ben connesse. Le informazioni raccolte saranno poi trasferite nel cloud Oracle, analizzate con applicazioni a base di intelligenza artificiale e rese disponibili con strumenti innovativi per la visualizzazione dei dati. Questi, insieme alle conoscenze ottenute usando Oracle Cloud saranno a disposizione di progetti di ricerca e conservazione dedicati alle api in tutto il mondo. In questo modo gli esperti di protezione della specie potranno ricavare nuove conoscenze sulla relazione tra le api da miele e gli ambienti in cui vivono. Questo dà loro modo di agire nel modo giusto per proteggere le colonie: ad esempio prevenendo la formazione degli sciami nei momenti dell’anno meno opportuni o rimuovendo i predatori, come l’invasiva specie Asian Hornet.
"The World Bee Project" permetterà ai ricercatori di “ascoltare” le api da miele analizzando complessi dati acustici catturati dall'interno delle arnie, inclusi i suoni prodotti dal movimento delle ali e delle zampe delle api. Combinando questi dati con altre misurazioni di precisione come temperatura, umidità e produzione di miele, si potranno monitorare da vicino le colonie di api, individuare correlazioni e prevedere i loro comportamenti. I dati hanno un valore importante perché aggiornano gli apicoltori sullo stato delle loro arnie durante tutto l’anno e li aiutano a gestirle meglio. 

«Le nostre vite sono intrinsecamente connesse a questi insetti. Proteggendo le api e altri insetti impollinatori possiamo aiutare a risolvere molti problemi legati alla disponibilità di cibo nel mondo e alla povertà, ridurre la perdita della biodiversità e i danni all’ecosistema» ha commentato Sabiha Rumani Malik, fondatore e presidente esecutivo di The World Bee Project. «La collaborazione con Oracle Cloud è uno straordinario connubio tra natura e tecnologia. Aiuterà a coinvolgere di più le persone, in modo che abbiano cura degli insetti impollinatori, ci permetterà di svolgere ricerche molto avanzate e, soprattutto, di agire su una scala prima impossibile da raggiungere. Quanto più comprendiamo le relazioni tra impollinazione, cibo e benessere umano, tanto più possiamo proteggere le api e gli altri insetti impollinatori – e proteggere noi stessi e il pianeta»

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