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SLOW FOOD EDITORE ARRIVA IN LIBRERIA CON "LA BOTANICA DELLA BIRRA"

È arrivato il libreria il manuale del perfetto botanico – birraio: si tratta del più vasto compendio in circolazione legato al mondo della Birra, edito da Slow Food e scritto da Giuseppe Caruso. 

L’opera indaga oltre 500 specie vegetali distinguendole per biochimica, gusto, storia, utilizzo e anche eventuale tossicità. E’ un volume rigoroso e prezioso che descrive con piglio scientifico le specie vegetali utilizzate per fare la birra attraverso schede e box di approfondimento.

Troveremo l’Angelica archangelica, utilizzata per le birre speziate come la piemontese Baladin; l’Arbus unedo, utilizzato per le fruit beer, l’intramontabile Avena che accompagna la storia della birra almeno dal 1500 e tantissime altre.

Ogni scheda fornisce nomenclature e classificazioni, morfologia e distribuzione geografica, il dettaglio su quali parti della pianta vengano utilizzate nella birrificazione, l’eventuale tossicità, la composizione chimica e le possibili applicazioni.

La botanica della birra è anche un invito alla creazione di un legame forte tra prodotto e territorio operando una scelta etica e funzionale. Scrive l’autore nella sua introduzione: «Una tendenza emergente è la localizzazione, la riduzione, drastica in alcuni casi, degli ingredienti brassicoli reperiti in luoghi fisicamente distanti dal birrificio.

A fronte di un’apparentemente infinita disponibilità di prodotti e ingredienti brassicoli, effetto della globalizzazione, c’è chi ritiene di gran lunga più etico, più funzionale e perfino più conveniente utilizzare prodotti locali.» Il libro si chiude infine con un utilissimo glossario erborista per i non esperti per soddisfare la curiosità di un sempre più vasto pubblico di artigiani della birra casalinga ma anche le esigenze dei professionisti del settore.

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